Da bruco a farfalla

Una complessa metamorfosi che porta allo sviluppo di una coloratissima farfalla

La farfalla è uno dei pochi insetti che piace anche a chi dagli insetti si tiene solitamente alla larga, per disgusto o paura: farà per la sua varietà di colori, per la leggerezza e delicatezza che riesce a trasmettere vedendola volare… Ma quanti di voi conoscono il suo ciclo? Cos’è una farfalla prima di acquistare la sua finale bellezza?

I principali stadi del ciclo vitale della farfalla sono quattro:

UOVO: a seconda della specie la femmina di farfalla può deporre da qualche decina di uova fino a qualche migliaia; solitamente sceglie con cura il luogo della deposizione, in modo che le uova rimangano ben nascoste e protette (sopra o vicino a particolari piante, sulle foglie, che diventeranno poi nutrimento per il bruco), ma alcune specie invece tendono a liberarle durante il volo. Dopo qualche giorno le uova assumono un colorazione scura, nera: è la testa della larva che si vede all’interno.

BRUCO ( o LARVA): il bruco ha un apparato masticatore molto sviluppato, e lo utilizzerà sia per creare il pertugio attraverso il quale uscire dall’uovo, sia per cibarsi di quest’ultimo una volta all’aperto; dopo di che la larva si nutrirà delle foglie delle piante ospiti. Grazie alla sua voracità il bruco cresce molto velocemente.

CRISALIDE (o PUPA): dopo essersi abbondantemente cibato della “pianta nutrice”, il bruco comincia una fase del riposo. Adagiato sul terreno o ancorato con un filo di seta o da una cintura dello stesso materiale ad uno stelo, all’interno o meno di un bozzolo, comincia la sua più importante trasformazione: l’ormone giovanile, secreto fino ad allora da alcune ghiandole poste sul capo, diminuisce e aumenta invece l’ormone della metamorfosi, determinando così il passaggio da larva a crisalide; a questo punto alcuni enzimi determinano la demolizione dei vecchi tessuti (c’è una vera e propria lacerazione della cute sul dorso del bruco, della quale si libera attraverso dei movimenti di torsione) ed alcune cellule bloccate fino a quel momento dall’ormone giovanile cominciano a produrne di nuovi.

ADULTO: rappresenta l’ultimo stadio di questa lunga trasformazione (la metamorfosi completa può durare anche molti anni, in alcune specie di farfalla avviene in 7 anni). È arrivato quindi il momento di liberarsi dall’involucro protettivo e uscire all’esterno: le ali sono ancora accartocciate, ma l’aspirazione di aria da parte della farfalla mette in circolo l’emolinfa (il sangue dell’insetto) nelle venature delle pagine alari; ora devono solo asciugarsi al sole. L’operazione finale è quella di liberarsi dai rifiuti accumulati all’interno del corpo durante la fase ninfale (il meconio) a causa della impervietà anale della crisalide.

Ora la farfalla è pronta a spiccare il volo e sfoggiare i suoi stupendi colori. Spostandosi da un fiore all’altro si nutrono del loro nettare, e una volta sazie vanno alla ricerca del partner: emettono nell’aria delle sostanze, i feromoni sessuali, capaci di attirare i maschi anche da chilometri di distanza; ed è qui che comincia un vero e proprio volo nuziale caratterizzato da ascensioni verticali e discese altrettanto rapide effettuate in coppia, come in una danza. Solo alla fine di questo corteggiamento avviene l’accoppiamento, e solo dopo qualche giorno la femmina deporrà le uova, dando inizio ad un nuovo ciclo vitale.

E’ curioso pensare come sia necessaria una metamorfosi tanto complessa e lunga (anche diversi anni) per dar vita ad una farfalla che sopravviverà mediamente solo un mese (con delle grandi differenze a seconda delle specie: alcune muoiono entro qualche giorno mentre altre raggiungono gli 8 mesi, persino un anno di vita).

E nel prossimo futuro, quando vi capiterà di vedere un “disgustoso” bruco, immaginate la stupenda farfalla che potrà diventare alla fine della sua straordinaria trasformazione.

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