Il significato psicologico dell'arancione, se piace e non piace. Gli usi nella cromoterapia e il chakra al quale è abbinato. I cibi colore arancione e le loro qualità.
E’ il risultato della mescolanza fra il rosso e il giallo. È legato all‘energia fisica e mentale, all’attività e alla creatività. L’arancione stimola l‘indipendenza e la fiducia in sé stessi, liberando dalle paure, dalle frustrazioni, dalle inibizioni e dai condizionamenti, ed è efficace in caso di depressione.
In Cina, è considerato un colore portatore di buona fortuna, capace di favorire la concentrazione mentale; i monaci buddisti, proprio per facilitare il distacco dalle passioni terrene e carnali, indossano un saio di colore arancio. Nella cultura indiana, è associato al II chakra, Swadhisthana punto dove non a caso risiede il Ki, l’energia vitale.
Nella cromoterapia, l’arancione aiuta ad assimilare i sentimenti negativi e a fare i conti con gli eventi traumatici dell’esistenza come la perdita di una persona cara o la fine di una relazione. Inoltre, è indicato quando ci si sente bloccati, ad un punto fermo della propria vita e si ha paura di affrontare i cambiamenti necessari per lasciare il passato alle spalle e guardare al futuro. L’azione associata a questo colore è l’espansione, intesa come apertura alla vita.
A livello fisico, stimola la respirazione profonda, aumenta la pressione arteriosa e ricarica chi si sente stanco. Agisce sull’intestino pigro, combatte lo stress e favorisce la circolazione. Ottimo per l’asma allergica. Gli alimenti di colore arancione come arance, cachi, carote, caviale arancione, clementine, lenticchie arancioni, mandarini, mango, melone, nespole, paprica, pesca, salmone, scalogno, trota salmonata, tuorlo d’uovo, zafferano, zucca, sono associati alla salute e alla vitalità, e soprattutto alla vitamina C che ha un ruolo fondamentale per il benessere immunitario.
La carenza di arancione può portare a rigidità del corpo, frigidità, vita sociale pressoché inesistente, mancanza di desiderio, di passione, eccessivo controllo, paura dei cambiamenti.
Al contrario, un’eccessiva presenza è sinonimo di esagerata emotività, sensibilità, e dunque reazioni abnormi, spropositate (scatti di ira, crisi distruttive), invasione della sfera personale altrui, dipendenza emotiva e ossessiva.
Se vi piace: siete persone dotate di grande energia, passionali e ricche di interessi. Siete in grado di portare a termine qualsiasi progetto proprio perché riponete in voi stessi una grande fiducia.
Se non vi piace: siete persone che controllate in maniera eccessiva la vostra emotività e proprio per questo, nella sfera sessuale e sentimentale, non riuscite ad abbandonarvi mai del tutto. Siete pessimiste a tal punto che spesso boicottate imprese nelle quali vi lanciate d’impulso, senza fare le opportune valutazioni.
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