Come rendere l’ufficio un po’ più verde

L’8 giugno è stato eletto (…non ho capito bene da chi, a dire il vero) il Green Office Day, uno di quei giorni di sensibilizzazione in cui ti impegni almeno per un giorno di adottare un comportamento positivo, in questo caso di riduzione dell’impatto ambientale in ufficio, con la speranza che la cosa ti piaccia e tu continui a farlo anche durante il resto dell’anno.

Benissimo, ci sto. In fondo in ufficio passo molto più tempo che a casa, e se mi impegno tanto tra le mura domestiche per essere più green forse qualcosa dovrei fare anche al lavoro. Consigli da seguire ce ne sono molti, quale scegliere? Facciamo una panoramica, magari facendo emergere qualcosa di diverso dal solito (…magari).

Apparecchiature per ufficio

La tecnologia fa passi da giganti, e computer, stampanti e affini diventano sempre più efficienti, tanto che è stata sviluppata anche una etichettatura apposita per aiutarci nella scelta dei macchinari tecnologici per ufficio meno energivori (la Energy Star).

Il buon senso (e le campagne di informazione) ci hanno insegnato che è cosa buona e giusta usarli con parsimonia attivando tutti i sistemi di risparmio energetico, come screen savers, stand-by o ibernazione del PC quando siamo lontani dalla scrivania, spegnimento del led dello schermo. Cosa possiamo fare di più? Pensare alla nostra salute ad esempio. Fax e stampanti emettono composti organici volatili e ozono che causano mal di testa e irritazione agli occhi, non sarebbe una cattiva idea utilizzare grossi apparecchi in rete e sistemarli in corridoio o in una stanza apposita con buona aerazione. Fare qualche passo in più per recuperare le stampe o i fax non ci farà affatto male.

Carta

Regola numero uno: non sprecarla con stampe inutili, possiamo pensare anche a installare servizi alternativi al fax, o macchinari per la scansione di documenti in PDF per ridurre l’uso della fotocopiatrice. Numero due: ridurre la quantità di carta usata per la stampa adattando il documento che state stampando con piccoli accorgimenti (allargare i margini, cambiare font e diminuire il corpo del testo, ridurre o eliminare le immagini, stampare due pagine o due slides in una, eccetera). Numero tre: usare carta riciclata, ovviamente. Numero quattro: recuperare i fogli stampati solo da un lato e riutilizzarli come bloc notes, se vi informate con la vostra copisteria di fiducia ve li taglieranno e incolleranno appositamente per un prodotto più rifinito e comodo. Numero cinque: quando non c’è più un centimetro libero su quel foglio, buttatelo nel contenitore della raccolta differenziata.

Rifiuti

Nel vostro ufficio si fa la raccolta differenziata? Generalmente un ambiente di lavoro ci si organizza al minimo, e molto dipende dal comune in cui ci si trova, ovvero se effettua o meno la differenziata. Nel caso in cui si faccia, i contenitori sono ben visibili e raggiungibili per tutti? La pigrizia purtroppo è il primo motivo per una raccolta indifferente e indifferenziata! Nel caso non si faccia, si possono cercare sul territorio cooperative che raccolgono alcune tipologie di rifiuti per usarli direttamente come materia prima (ad esempio per produrre materiali da imballaggi come scatole e cartoni vari). E non dimentichiamo che oramai da qualche tempo i consorzi vari per il recupero dei rifiuti si stanno organizzando con servizi appositi per il ritiro e il recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE). Ovviamente tutti questi ragionamenti vanno fatti a valle di un processo di riduzione dei rifiuti prodotti, dalla carta stampata agli asciugamani usa e getta in bagno.

Cancelleria

Penne, pennarelli, evidenziatori, matite. I primi tre sono oggetti fatti di plastica e gli inchiostri possono essere tossici per la salute umana. Le matite spesso sono fatte di legno importato anche da altri continenti. In commercio si stanno diffondendo penne in mater-bi o plastica riciclata, ma si può ridurre ulteriormente lo spreco di materia e di energia tornando alle care e vecchie penne stilografiche ricaricabile o alle portamina. Al posto degli evidenziatori possiamo usare matite (o mine) colorate. Attenzione anche a colle e correttori liquidi, quelli più diffusi in commercio sono potenzialmente tossici per la salute ma anche per l’ambiente, controlliamo l’etichetta per sapere come smaltirli correttamente. E al posto di pennarelli e lavagne o fogli di carta, perché non recuperare la lavagna nera con i gessetti colorati?

Arredamento

Se non abbiamo la fortuna di poter chiedere che i mobili siano fatti con legno certificato (FSC o PEFC), o con materiali riciclati (legno, plastica o anche di cartone), possiamo però magari organizzare la stanza e disporre le scrivanie in modo comodo per sfruttare al meglio la luce naturale. Quando poi ci serve proprio quella artificiale, più punti luce distribuiti nella stanza possono aiutare a ridurre i consumi rispetto a un grosso elemento centrale, che invece può provocare una illuminazione disomogenea nei diversi angoli, e conseguenti fastidi agli occhi e mal di testa. D’inverno lasciamo liberi i termosifoni da ingombri inutili per far circolare il caldo, e lasciamo anche libere le finestre per sfruttare il sole e creare un benefico effetto serra nelle stanze. Qualche pianta qua e là migliora poi la qualità dell’aria e assorbendo gli inquinanti e catturando le radiazioni elettromagnetiche dei computers (ficus, felci, edere e cactus sono ottimi per questi scopi).

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