Foto: un sirfide intento a “bottinare” (raccogliere nettare e polline) su un fiore di tagete. In basso a destra: due larve caratteristiche di specie di sirfidi
Tutti conosciamo bene la frase «Se l´ape scomparisse dalla faccia della terra, all´uomo non resterebbero che quattro anni di vita», Un’affermazione che descrive bene l’importanza che questi insetti rivestono nel nostro ecosistema, e il loro ruolo chiave nella riproduzione delle piante che ci circondano, anche e soprattutto di quelle di cui ci nutriamo.
Oltre che dalle api e dai loro parenti più stretti (la famiglia degli apoidei), la stessa importante funzione è svolta anche dai meno conosciuti sirfidi, anch’essi facenti parte del grande gruppo degli impollinatori.
La famiglia dei sirfidi è molto numerosa (si enumerano circa 6000 specie) e molto presente nel nostro ambiente, dove spesso questi insetti sono scambiati per api o vespe, vista la somiglianza. Anche loro infatti hanno la livrea (colori e forme sul loro corpo) caratterizzata da colori vivaci, spesso anche iridescenti o metallici, spesso a bande alternate chiare e scure. Spesso sono ricoperti da una fitta peluria, che li aiuta nel loro ruolo di “trasportatori di polline”.
Anche loro, come le api, si presentano sempre in caso di fioriture abbondati e favoriscono, tramite la bottinatura, il trasferimento di polline da fiore in fiore.
Sappiamo che queste famiglie di animali sono vittime involontarie di pesticidi e prodotti utilizzati nella lotta chimica contro i “nemici” e parassiti delle piante coltivate, prodotti che stanno mettendo in serio pericolo un equilibrio perfetto, quello tra le piante e i loro impollinatori, durato millenni e che è anche alla base della grande diversità in forme, colori e profumi delle specie da fiore.
Foto (da in alto a sinistra a in basso a destra): Camomilla – Calendula – Tagete – Salvia – Ombrellifere – Timo
Si parla tanto dell’importanza di tutelare queste famiglie di animali, ma cosa possiamo fare nel nostro piccolo?
Ovviamente, il primo passo da fare è eliminare in modo assoluto i prodotti dannosi dalle nostre case giardini.
Possiamo poi, cosa importantissima, orientare le nostre scelte alimentari e non verso il mercato biologico, per favorire lo sviluppo di un economia che rispetti la salute dell’ ambiente (e anche la nostra!).
Ma oltre a questo, possiamo dare una mano attivamente ricreando habitat favorevoli alla riproduzione e crescita in numero di queste famiglie di animali?
La risposta è sicuramente SI!
Questo obiettivo può essere raggiunto coltivando piante specifiche, e in generale piante portanti fiori ricchi di nettare e polline, di cui api e sirfidi sono continuamente alla ricerca.
Ecco quindi le piante più adatte ad attirare i sirfidi:
Piante da fiore annuali come la camomilla, la calendula e il tagete, dai fiori molto profumati e ricchi di nettare. Anche le ombrellifere (finocchio, carota, prezzemolo) sono ben gradite.
Tra le piante e erbe aromatiche , il timo e la salvia. Tra le loro foglie i sirfidi e le api trovano il loro habitat ideale, dato anche l’intenso profumo.
Altre piante utili ad attirare i sirfidi e, in generale, gli insetti utili sono la potentilla, l’aneto, il millefoglio (genere Achillea), il tanaceto, i fiori del genere Coreopsis e il coriandolo .
Foto (da in alto a sinistra a in basso a destra): Potentilla – Coreopsis – Tanaceto – Coriandolo – Millefoglio – Aneto
Ma quella dell’impollinazione non è l’unico “servizio” che i sirfidi sono in grado di rendere all’ecosistema. Se infatti gli adulti passano di fiore in fiore, alla ricerca del nettare, le larve dei sirfidi occupano un posto completamente diverso nella catena alimentare del nostro orto: sono insettivore.
Tra le loro prede preferite, sono presenti anche insetti di cui faremmo volentieri a meno tra le nostre colture, e di cui ogni giardiniere vorrebbe sbarazzarsi. Un esempio tra tutti sono gli afidi, anche detti “pidocchi delle piante“, infestanti di piante ornamentali e agrarie. Nel corso della sua vita una larva di sirfide è in grado di predare centinaia di questi insetti (fino a 400 per ogni individuo!), aiutandoci così nella lotta biologica contro i naturali nemici dell’orto.
Abbiamo quindi più di un buon motivo per attirare i sirfidi nei nostri balconi e giardini, proteggere le loro larve e dargli di che nutrirsi.
Posizionando le piante prescelte nei nostri orti o vicino a piante infestate o potenzialmente attaccabili dagli afidi, le larve dei sirfidi che abbiamo ospitato ci aiuteranno anche nella pulizia biologica!
È la stagione adatta per trapiantare in vaso o in terra piena alcune di queste piante, tutte molto belle e utili. Quindi, cosa stiamo aspettando? 🙂