Ciclo estrale della cagna: caratteristiche fase dopo fase

Durante il ciclo estrale della cagna si verificano una serie di modificazioni sia fisiche che comportamentali che il proprietario dovrebbe conoscere

Cosa c’è di più naturale del ciclo riproduttivo dell’uomo, di un animale, di una pianta? Ma proprio per questa sua naturalezza è un aspetto della vita che diamo quasi per scontato, ignorando invece come ogni tassello dell’organismo di un qualsiasi essere vivente funziona al solo fine di garantire in primis la sopravvivenza dello stesso, ma allo stesso modo la continuità della specie.

Ed è fantastico pensare come tutto sia collegato, i diversi organi tra di loro ma anche il corpo con la mente. E possiamo dire che il ciclo riproduttivo mette in gioco un po’ tutto questo, ed anzi, è forse anche il primo o uno dei primi che l’organismo “sacrifica” quando deve entrare in riserva (ad esempio in caso di una grave malattia, deperimento, stress….)

E molti di voi hanno come amico a quattro zampe un cane femmina, ma pochi o nessuno conosce quali sono le modificazioni che si verificano durante il suo ciclo estrale, a livello fisico ma anche comportamentale.

Questa mancanza di conoscenza è quasi ovvia per il semplice fatto che la maggior parte dei proprietari ricorre alla sterilizzazione, per una propria scelta o dietro suggerimento del veterinario; ma anche tra coloro che preferiscono non ricorrere a tale intervento, o per permettere alla propria cagna di fare almeno una cucciolata o perché ritengono sia una scelta contro natura, pochi conoscono cos’è il ciclo estrale, quali sono le diverse fasi che lo caratterizzano, le modificazioni che si verificano in ognuna di esse; tali conoscenze invece sono fondamentali sia per evitare delle sorprese (come una gravidanza indesiderata) sia per comprendere eventuali modificazioni del comportamento della cagna e ridurne quindi al minimo lo stress. Ma tali conoscenze potrebbero interessare anche i proprietari di cani maschi il cui comportamento è naturalmente influenzato dall’eventuale presenza in casa o nelle vicinanze di cagnoline in calore.

Il ciclo estrale della cagna si divide in quattro fasi, e ognuna di esse è caratterizzata da variazioni ormonali, fisiche, comportamentali; non mancano anche modificazioni citologiche a livello dell’apparato riproduttore, che risultano importanti quando si vuole sapere in quale fase si trovi l’animale (ad esempio nel caso si voglia far riprodurre la femmina). In tale sede però non entreremo tanto nello specifico, ma saranno indicate solo quello nozioni di base che anche a voi proprietari permetteranno di osservare e monitorare in prima persona la vostra cagnolina.

Le quattro fasi del ciclo estrale sono:

PROESTRO

Dura in media 9 giorni con limite tra i 2-3 e i 17 giorni o persino 25.

L’inizio è segnalato dalla presenza di scolo siero-ematico vulvare, più o meno abbondante e non sempre presente; inoltre alcune cagne, autolambendosi i genitali, riescono a nascondere tale segnale, e lo stesso avviene in quelle a pelo lungo (anche se alcune macchioline in giro per la casa solitamente non passano inosservate). Oltre allo scolo siero-ematico si osserva anche una tumefazione vulvare.

Durante il prostro la cagna è più irrequieta, eccitabile e disobbediente; tende a bere e quindi urinare più abbondantemente. A causa della presenza di feromoni nel secreto vaginale e nelle urine, i maschi risultano essere maggiormente attratti dalla femmina, ma questa tenderà a rifiutare l’accoppiamento, sedendosi a terra o mantenendo serrata la coda tra le zampe, o diventando anche particolarmente aggressiva. Ma tali atteggiamenti non perdurano molto a lungo, infatti già verso la fine del prostro la cagna si presenta più calma, tende a giacere in posizione sternale, ed inoltre manifesta meno resistenza nei confronti del maschio, spostando la coda di lato e talvolta assumendo posizioni lordosiche.

ESTRO

È la fase che noi comunemente chiamiamo calore. Presenta una durata più o meno sovrapponibile al proestro.

Lo scolo vaginale tende a diventare fluido e di colore paglierino rosato; la vulva si presenta meno tumefatta, i tessuti più morbidi, e questo tende a facilitare anche l’eventuale penetrazione. Infatti la femmina tende ad accettare il maschio assumendo due diversi tipi di comportamento: o rimane ferma permettendo al maschio di esplorarle la regione perineale, o sposta la coda sollevandola o piegandola lateralmente (atteggiamenti del genere si verificano anche esercitandole una pressione manuale sulla regione dorso-lombare).

I maschi attratti così dai feromoni rilasciati dalla femmina, entrano in competizione tra di loro, ed il vincitore sarà il dominante, che è anche quello che sceglierebbe la femmina (infatti la femmina preferisce accoppiarsi con il maschio dominante, sempre per una tendenza innata, e cioè quella di voler trasmettere alla prole i caratteri migliori per garantire la conservazione della specie).

L’ovulazione avviene intorno al quarto giorno di estro. ma la certezza si ha dalla valutazione di uno striscio vaginale (proprio per le variazioni citologiche specifiche che si verificano, come detto precedentemente) e dal livello di ormoni come estrogeni-progesterone-LH; questi indizi possono essere importanti quando si desidera far accoppiare la femmina e avere maggiori probabilità che venga fecondata dal maschio.

DIESTRO

Dura intorno ai 56-58 giorni nella cagna gravida e 60-100 giorni in quella non gravida.

La vulva riacquista la sua tonicità e dimensioni, la cagna rifiuta improvvisamente il coito, e per azione ormonale risulta essere più tranquilla e meno predisposta all’attività fisica.

È la fase durante la quale si svolge la gravidanza o , nelle femmine non fecondate, quella durante la quale si può verificare una pseudogravidanza (la cagna non è gravida, ma acquisisce tutte le sembianze comportamentali e fisiche come se lo fosse, il tutto dietro stimolazione ormonale. Affronteremo sicuramente l’argomento in un prossimo articolo essendo la pseudogravidanza è una evenienza non così rara).

ANAESTRO

Ha una durata di circa 4,5 mesi, a questa è influenzata da diversi fattori, come la razza del cane, dall’età (e quindi anche dal numero di estri che il soggetto ha già fatto), dallo stato fisiologico, dall’ambiente, ecc ecc.

Nella femmina gravida esso comincia con il parto e termina con il prostro del ciclo successivo, nella cagna non gravida invece è più difficile monitorare tale fase, durante la quale non si hanno sintomi clinici o atteggiamenti comportamentali peculiari.

Affidatevi comunque al vostro veterinario per qualsiasi informazione, il quale potrà darvi dei consigli riguardo la gestione di un accoppiamento o ancor più di una gravidanza o, nel caso voleste evitare tutto questo, indicazioni riguardo una eventuale sterilizzazione.

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