Dopo essere sceso dall'aereo, entra a Gaza passando dai tunnel sotterranei che collegano la striscia all'Egitto. Tra le macerie della guerra vediamo le sue opere: una donna che piange, dei bambini che giocano attorno a una torre di vedetta, un gattino che osserva i rifiuti di una città distrutta.
Banksy è un’artista unico, amato in tutto il mondo per la sua capacità di lanciare messaggi potenti che catturano l’attenzione del grande pubblico, non solo quello appassionato d’arte.
Nella sua ultima incursione ha affrontato un tema delicatissimo e molto controverso, il conflitto israelo-palestinese.
In un finto video turistico, pubblicato sul suo sito web, l’artista ci invita ironicamente a “scoprire una nuova destinazione, fuori dai circuiti turistici tradizionali, che gli abitanti amano così tanto da non lasciarla mai, sorvegliati da vicini amichevoli”.
Dopo essere sceso dall’aereo, entra a Gaza passando dai tunnel sotterranei che collegano la striscia all’Egitto. Tra le macerie della guerra vediamo le sue opere: una donna che piange, dei bambini che giocano attorno a una torre di vedetta, un gattino che osserva i rifiuti di una città distrutta.
Il video si conclude con una frase scritta su un muro: “Se ci disinteressiamo del conflitto tra i forti e i deboli, ci mettiamo dalla parte dei forti e non siamo neutrali”. Come possiamo non essere d’accordo?