“L’alcol è un liquido prezioso, conserva tutto, tranne i segreti” (cit. di Cary Grant)
Cosa ci combina adesso l’alcol con l’ametista? Molte leggende ci narrano come, l’ametista, riuscisse a mantenere sobrio l’uomo che faceva uso d’alcol. Bastava mettere nel bicchiere del “liquido prezioso” un piccolo esemplare di questo cristallo per riuscire nello scopo.
L’ametista è un quarzo, caratterizzato dalle tipiche sfumature viola dovute alla presenza di ferro. Collegata al terzo occhio si dice che possa aiutare la persona che la usa a sviluppare i poteri della chiaroveggenza… sono in realtà molte le leggende che girano intorno alla bella pietra, ma, nella cristalloterapia, viene utilizzata per motivi molto più pratici.
Se utilizzata con costanza l’ametista può alleviare i dolori che colpiscano la testa. Non a caso è proprio tra le sopracciglia che si trova il sesto chakra, comunemente conosciuto come il terzo occhio.
Chi sta cercando di smettere di fumare potrà utilizzare l’ametista soprattutto per alleviare i fastidiosi sintomi che si presenteranno durante il processo di guarigione. Libera le vie respiratorie e ci prepara ad affrontare meglio la nuova sfida. Ricordiamoci che questo quarzo ci fa “vedere oltre”, anche al di là dei vizi e delle abitudini dannose!
Ma il vero potere dell’ametista risiede nel suo spirito. Questa pietra è perfetta per coloro che, decisi ad intraprendere un sentiero spirituale, hanno bisogno di una guida. Dona la giusta dose di intuizione e di fiducia in se stessi. Le situazioni verranno affrontate con un’animo più deciso e le paure riusciremo forse non a sconfiggerle, ma sicuramente a tener loro testa.
L’ametista può essere tenuta a contatto con la pelle sotto forma di ciondolo, bracciale, anello, cavigliera… il suo effetto però non si limita al corpo. Questo cristallo purifica l’ambiente domestico. Una drusa di modeste dimensioni è utilizzata da tutti i cristalloterapeuti per caricare e purificare le altre pietre utilizzate durante i trattamenti.
Dopo il cristallo di rocca è considerata la pietra più importante, capace di aiutare a superare stress e depressione.
Altri consigli per utilizzare l’ametista
Chi soffre d’insonnia può mettere un piccolo esemplare di ametista sotto il cuscino per ritrovare la serenità e la pace sufficiente per entrare nel mondo dei sogni e tenersi lontani da tutti gli incubi!
Se tenuta a contatto con la pelle assorbe le influenze negative e rimanda indietro quelle positive.
Portata come ciondolo, all’altezza del chakra della gola aiuta a mantenere alte le difese immunitarie del nostro organismo e porta equilibrio alle ghiandole tiroidee.
Chi ha bisogno di concentrarsi nello studio e di immagazzinare meglio le informazioni, potrà tenere sopra la scrivania un cristallo di ametista e ne trarrà grandi benefici.
E per finire, visto che manca meno di un mese a San Valentino, l’ametista potrebbe essere il regalo ideale per il partner in quanto rafforza i legami affettivi!
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