Soffrire di gengiviti o parodontiti aumenta il rischio di Alzheimer del 70%. L'infiammazione delle gengive potrebbe estendersi al cervello.
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Una ricerca recente pubblicata sulla rivista Alzheimer’s Research & Therapy mostra come i problemi alle gengive potrebbero predire il rischio di Alzheimer. Soffrire di gengiviti e parodontiti croniche aumenta il rischio di contrarre la malattia del 70%!
L’Alzheimer è l’ormai famosa e diffusa malattia neurodegenerativa che colpisce molti anziani. L’Alzheimer è infatti la forma più comune di demenza degenerativa invalidante: fino al 60% di tutte le demenze sono di tipo Alzheimer. Tutti conosciamo l’Alzheimer per la sua triste influenza che ha sulla memoria delle persone. Chi ne soffre, infatti, tende a dimenticare progressivamente sempre più informazioni. A essere colpita per prima è la memoria a breve termine, quella che riguarda gli eventi più recenti, per poi investire anche quella a lungo termine. Ecco perché, nel decorso della malattia, le persone possono giungere a dimenticare il nome dei propri cari e gli eventi centrali della loro esistenza.
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Alzheimer: la storia che non tutti conoscono
Non tutti sanno che la malattia di Alzheimer in realtà si chiama morbo di Alzheimer-Perusini. La malattia è stata studiata per la prima volta nel 1901 dal dottor Alois Alzheimer, uno psichiatra tedesco. Il primo caso fu quello di una donna di 51 anni che non riusciva a ricordare gli oggetti presentati dal medico poco prima. Il dottor Alzheimer affidò al neurologo udinese Gaetano Perusini la raccolta di informazioni su casi simili. Il giovane medico italiano descrisse diversi casi di Alzheimer e nel 1910 i due pubblicarono il primo studio sulla malattia.
Alzheimer sintomi
Quali sono i sintomi dell’Alzheimer? Si possono distinguere diverse fasi dell’Alzheimer, ognuna caratterizzata da sintomi specifici. Trattandosi di una malattia neurodegenerativa, i sintomi aumentano e si intensificano col passare del tempo. Ecco una lista dei sintomi dell’Alzheimer:
Fase prodromica Alzheimer:sintomi (prima che la diagnosi vera e propria sia possibile)
- Piccoli problemi di attenzione e concentrazione;
- Difficoltà nel pianificare azioni;
- Rigidità mentale nel pensiero astratto;
- Problemi con la memoria semantica come con il significato delle parole;
- Apatia;
- Sintomi depressivi;
- Irritabilità;
- Scarsa consapevolezza delle difficoltà di memoria;
- Nervosismo;
- Ansia;
- Lievi difficoltà in compiti pratici e quotidiani.
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Fase iniziale Alzheimer:sintomi
- Compromissione di apprendimento e memoria;
- Difficoltà nel linguaggio, come impoverimento nel vocabolario e una diminuzione nella scorrevolezza;
- Problemi nell’eseguire azioni pratiche;
- Difficoltà percettive;
- Agnosia;
- Aprassia: incapacità nell’esecuzione di movimenti complessi;
- Difficoltà d’esecuzione in attività come la scrittura, il disegno o la vestizione;
- Problemi nella coordinazione dei movimenti;
Fase intermedia Alzheimer:sintomi
- Incapacità di svolgere attività quotidiane;
- Riduzione dell’indipendenza;
- Afasia e difficoltà gravi nel linguaggio;
- Perdita delle capacità di lettura e scrittura;
- Problemi nella coordinazione motoria e rischio di cadute;
- Compromissione della memoria a lungo termine: difficoltà a riconoscere i propri cari;
- Problemi neurologici e sbalzi d’umore repentini;
- Possibile aggressività;
- Perdita della consapevolezza della malattia;
- Incontinenza.
Fase finale Alzheimer: sintomi
- Linguaggio ridotto al minimo o perdita della parola;
- Dipendenza totale in tutte le funzioni;
- Apatia e stanchezza;
- Deterioramento muscolare
- Incapacità di nutrirsi, deglutire, respirare.
Alzheimer cause: le gengive
Quali sono le cause di questa malattia tristemente invalidante? Nonostante siano passati più di cent’anni dalla sua scoperta, non conosciamo ancora le cause di questa malattia. Le cause dell’Alzheimer sembrano avere delle basi genetiche, ma la scienza non è ancora in grado di confermarle al 100%. Sono state avanzate diverse ipotesi: l’Alzheimer potrebbe dipendere da cause virali, secondo alcuni è da considerarsi una malattia autoimmune, mentre per altri è di origine tossica.
Una ricerca recente ha però trovato un’interessante e sorprendente correlazione tra le gengive e l’Alzheimer. In particolare, i ricercatori hanno monitorato per 10 anni quasi 30.000 persone, analizzando i dati relativi alla loro salute. Quello che hanno scoperto è allarmante: chi aveva sofferto di gengiviti o parodontiti aveva un rischio maggiore di ammalarsi in futuro di demenza. L’infiammazione alle gengive cronica potrebbe quindi in qualche modo danneggiare il cervello. Una corretta igiene dentale potrebbe quindi essere un ottimo modo di prevenire l’Alzheimer.
I problemi alle gengive sono anche correlati con molte altre malattie, come quelle cardiovascolari, ma in particolare sembra che le parodontiti possano aumentare il rischio di Alzheimer del 70%. Resta da capire ancora l’esatto meccanismo di sviluppo della malattia e la sua correlazione con le gengiviti, tuttavia è meglio tenere in considerazione le raccomandazioni dei ricercatori: la salute di denti e gengive è fondamentale!