Sono parenti dei broccoletti, ma il loro colore violaceo li rende inconfondibili. A Priverno, in provincia di Latina, si preparano per tutto l’inverno e gli abitanti ne vanno fieri. Sono i chiacchietegli: questi ortaggi della famiglia delle Brassicacee – la stessa dei cavoli e dei broccoli – appartengono a una varietà locale dal sapore delicatissimo.
Il loro nome curioso deriva dall’operazione di raccolta che ricorda la scacchiatura, quel lavoro di potatura dei getti e dei germogli superflui che ogni coltivatore conosce bene. I primi chiacchietegli sono pronti prima di Natale e sono raccolti a scalare per diversi mesi, fino all’arrivo della primavera. Per degustarli, si può scegliere uno dei ristoranti della zona, dove non sarà difficile trovarli nella famosa zuppa che li abbina ad altri ortaggi locali.
L’origine di questo ortaggio è sconosciuta. I produttori della zona hanno tramandato a voce la la tradizione di padre in figlio e da sempre autoproducono il seme. Oggi sono pochissimi, una decina in tutto, e nonostante l’energia di ferro non lo dimostri, hanno in media un’età avanzata.
Il sapere legato a questa coltivazione è in pericolo: servono nuove leve tra i campi e nuovi sbocchi per garantire ai chiacchietegli un futuro.
Slow Food ha inserito questa varietà tradizionale nel catalogo dell’Arca del Gusto.
E tu? Conosci un prodotto tradizionale che sta scomparendo?
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