A due anni e mezzo faccio tutto io! Bambini verso l’autonomia

Bambini di due anni: passi verso l'autonomia, voglia di fare da soli, consigli su attività da proporre per stimolarli e renderli sicuri di sè, rispettando i loro tempi

Faccio io, faccio io!! Quante volte lo avete sentito dire dai vostri bambini?

Il mio bimbo più piccolo ha due anni e mezzo e credo che, tra tutte le cose che dice, questa sia diventata la costante del periodo.

Dai 2 anni circa è un’ esigenza che si affaccia prepotente nella vita di ogni bambino.

Fare da solo è indubbiamente super eccitante per lui, ai genitori dà anche tanta soddisfazione, ma d’altro canto fa perdere tanto tempo e pazienza. E il tempo purtroppo è diventato fin troppo prezioso ultimamente, così sarebbe perfetto trovare un compromesso tra i nostri bisogni di far combaciare le attività giornaliere e la sacrosanta voglia dei nostri bambini di mettersi alla prova e sperimentare tanti più successi possibile e tante gratificazioni.

Simone, il mio bimbo, è testardo all’ennesima potenza e vuole fare veramente tutto da solo, soprattutto tutto ciò che ha a che fare col movimento e gli spostamenti; vuole testare le sue abilità nel salire, scendere, camminare, aprire, chiudere….

Per esempio deve salire sul seggiolino a tavola e in macchina da solo, salire sul letto per il cambio pannolino, lavarsi le mani e i denti, mettersi calze, scarpe e cappello, spogliarsi e tanto ancora.

Vuole essere il protagonista totale delle sue azioni. E come dargli torto? D’altronde è così che i bambini imparano ad essere autonomi e si preparano alla scuola dell’infanzia.

La mia pazienza così è messa a dura prova, perchè lui non accetta tempi ristretti o gli “sbrigati” o “ti aiuto”.

E’ la fretta che frega noi genitori, ma i bambini non conoscono fretta e non dovrebbero conoscerla.

Essere preso in braccio per andare a lavarsi le mani… assolutamente no! Simone si arrabbia tantissimo e si calma solo quando lo lasci fare da solo e ti fa anche morire dal ridere quando lo vedi tornare indietro al punto di partenza e procedere al rallentatore per gustarsi ogni piccolo istante di quel tratto infinito dal salotto al bagno.

E la giornata procede così, tra un capriccio e un sorriso.

Come fare allora per conciliare i nostri tempi con la sete di autonomia dei nostri figli?

Io vi dico quello che faccio io, che mi prefiggo tutti i giorni, ma non è certo semplice ed è un lavoro su se stessi continuo, perchè inevitabilmente le abitudini adulto/bambino sono talmente diverse!!

Comunque ci sono piccole e semplici attività che possiamo far fare ai nostri bambini e che danno loro tanta soddisfazione, placando in parte la sete di fare da soli e dandoci un po’ di tempo per respirare. Vediamone qualcuna:

– permettergli di spostarsi sempre da soli, quindi evitare di prenderli in braccio per fare prima

– sedersi a tavola e mettersi la bavaglia

– salire e scendere dalla macchina

– infilarsi calze e scarpe

– spogliarsi per il bagnetto, riempire la vasca e aggiungere il sapone

– lavarsi le mani

– aiutare mamma a stendere il bucato o a ritirarlo

– aiutare mamma a svuotare la lavastoviglie o a riempire la lavatrice

– apparecchiare

– fargli portare qualcosa da una stanza all’altra o chiedergli di prenderci qualcosa (questo li rende troppo orgogliosi, perchè si rendono conto di aver capito perfettamente la consegna richiesta)

– mettersi la cremina

– quando abbiamo più tempo, farsi aiutare a cucinare: togliere l’acqua dall’insalata con lo strumento apposito, mettere le – verdure tagliate da mamma in pentola, fare le polpette, grattare il parmigiano

– sbucciare banane e mandarini

– spolverare

– aiutare a rifare il letto e a piegare i vestiti

Questo in casa, poi fuori, buona cosa sarebbe a due anni suonati abbandonare del tutto il passeggino e far camminare nostro figlio liberamente, magari con una di quelle biciclette senza pedali, Simone la adora follemente, che permettono di spostarsi rapidamente al passo di mamma e papà e che aiutano tantissimo l’equilibrio.

E poi via libera ad altalene, scivoli, passerelle, giochi con la palla, con le mani e con i piedi, insomma è fondamentale dare al bambino giornalmente l’occasione di misurarsi con le capacità motorie che aumentano, che vanno sollecitate, rispettate nei tempi di svolgimento e che lo renderanno sempre più autonomo e sicuro di sè.

Alla fine di questo faticoso ma fruttuoso percorso, anche noi genitori ne gioveremo in tranquillità e serenità!

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