Tornando in Italia con un aereo Egyptair mi è capitato di leggere sulla rivista di bordo un articolo sulle bevande rinfrescanti che gli egiziani sono soliti utilizzare nel periodo del Ramadan per reidratarsi nelle ore in cui il digiuno viene interrotto.
Dopo una lunga giornata estiva in cui dall’alba al tramonto non è permesso né mangiare né bere è normale che il corpo abbia una maggiore necessità di idratazione per cui trovo molto interessante la scelta delle seguenti bevande, che sono quelle più comunemente utilizzate.
1. Karkadè
Il Karkadè, una bevanda di color rosso intenso che si ricava dall’infusione di fiori di ibisco essiccati, è molto conosciuta e utilizzata in tutto il mondo e, a seconda della stagione, si può consumare calda o fredda. Questa tisana non contiene sostanze eccitanti ma è ricca in vitamina C, sali minerali e antiossidanti ed tradizionalmente utilizzata come blando medicinale soprattutto in caso di problemi all’apparato gastrointestinale. Recenti studi hanno mostrato come bere tisana di ibisco sia particolarmente benefico per chi soffre di pressione alta, sono note inoltre le proprietà diuretiche, antinfiammatorie e digestive dell’ibisco. Preparare l’infuso è semplicissimo: bisogna utilizzare 1 cucchiaio di karkadè per ogni tazza d’acqua, versare i fiori in acqua bollente, spegnere, coprire e attendere per circa 10 minuti. Dopo filtrare, bere subito o lasciare raffreddare.
2. Succo di carruba
Il succo di carruba è popolare in Egitto ed è una bevanda tradizionale del Ramadan. È naturalmente dolce e pieno di sostanze nutritive tra cui ferro, fosforo, magnesio e vitamine del gruppo B. Viene utilizzato anche come dolcificante ed indicato per chi vuole perdere peso dato che diminuisce il senso di fame. Gli egiziani, inoltre, gli attribuiscono anche un potere afrodisiaco. Molto amato dai bambini questo succo ha una consistenza leggermente densa e cremosa, si dice aiuti la digestione e sia un efficace trattamento anti catarro. Anche nel nostro paese e precisamente in Sicilia si coltivano carrube, se volete cimentarvi nella preparazione di questo succo ecco un link che può esservi utile: ehow.com.
3. Succo di Tamarindo
Il succo di Tamarindo ha tra le sue proprietà quella di tenere a bada il livello di zuccheri nel sangue e il colesterolo, inoltre è utile per regolarizzare le funzioni intestinali e aiutare la digestione. È molto ricco di betacarotene e vitamina C, utile per il buon funzionamento del sistema immunitario, inoltre contiene calcio, potassio, fosforo, magnesio, fibre e proteine. Il gusto un po’ acido del tamarindo è dato dalla presenza dell’acido tartarico, anche se la bevanda che si prepara in Egitto è più dolce. Qui una ricetta per preparare uno sciroppo di tamarindo.
4. Qamar el deen (succo di albiccocca)
Forse la bevanda più tradizionale del Ramadan egiziano è il Qamar El Din che si ottiene dalla pasta tagliata a fette di albicocche essiccate al sole. Per prepararlo, le fette vengono tagliate a pezzetti e messe a bagno in acqua calda fino a che non si disciolgono completamente in essa, trascorse alcune ore si ottiene una bevanda densa e dolce. Oltre ad essere buono, il Qamar El Din aiuta la digestione, regola il metabolismo ed è ricco di vitamine e sali minerali. Qui come prepararlo.
5. Arasous o Erk Sous (succo di liquirizia)
Si tratta di una bevanda estratta dalle radici della Glycyrrhiza glabra, comunemente conosciuta come liquirizia. Ha un sapore dolce e contiene potassio, calcio, magnesio, fosforo e altri minerali. Gli egiziani sono soliti berla anche nel resto dell’anno proprio perché, oltre ad essere rinfrescante, offre benefici effetti per la salute. Gli usi della liquirizia sono noti fin dalle antiche civiltà, i babilonesi già la utilizzavano 4000 anni fa per rafforzare il corpo e il sistema immunitario. Greci, romani e arabi conoscevano questa pianta e la utilizzavano per curare tosse, indigestione, vomito e disturbi della digestione. Durante il Ramadan gli egiziani aumentano il consumo di Erk Sous (o Arasous) perché, riducendo il senso di sete, li aiuta a prepararsi meglio per il giorno successivo. In fondo a questo link troverete la sezione “preparing this drink”.
Alla prossima
Francesca
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