Sembra un titolo piuttosto sciocco, giusto? Sarebbe davvero sciocco e scontato se non fosse che, purtroppo, sin dai tempi dei tempi remoti e a noi sconosciuti, fino ad oggi, epoca in cui amiamo definirci moderni ed emancipati, le guerre furono, sono e, pare, saranno presenti e continueranno a devastare centinaia di paesi, mietendo vittime senza sosta e senza pietà.
E allora perché ce ne sono così tante, se parlando con chiunque, per strada, in un bar, in ufficio, concorderemmo più o meno tutti nell’aberrare LA GUERRA?
Visto che diamo così per scontato che la pace sia meglio della guerra, a conti fatti, pare ci sia ancora parecchia gente importante e potente che non la pensi così, allora provo a mettere nero su bianco un elenco di motivi con la speranza che si accenda qualche lampadina o si intenerisca qualche cuore di pietra semmai arrivasse a leggere queste parole:
- La pace rende liberi, la guerra paralizza, traumatizza, distrugge e dove passa lascia il segno sia geograficamente che nell’animo delle persone che la vivono, le quali non potranno più dimenticarla.
- La pace è gratuita, la guerra costa miliardi, toglie soldi a nobili propositi che potrebbero aiutare chi ha bisogno, per non parlare di quanto inquina, basti pensare alle bombe atomiche lanciate durante la seconda guerra mondiale in Giappone, o quelle lanciate per fare delle “prove” in mezzo agli oceani, danni irreparabili alla natura che hanno conseguenze e ripercussioni a lungo termine.
- La pace crea la possibilità di essere felici, la guerra non crea nessuna possibilità, anzi,annienta tutto ciò che di buono era presente nel posto in cui scoppia.
- La guerra è sempre fatta nel nome di qualcuno o qualcosa che poi con la guerra stessa a contatto non ci va assolutamente. Tanto per citarne qualcuno, di tutte le guerre fatte in nome di un Dio, non ne esiste nessuna, nella storia, in cui quel Dio ha combattuto… Coloro che decidono se le guerre devono iniziare e perché debbano iniziare, lo decidono dalla loro comoda poltrona. La pace non crea problemi, li risolve.
- La guerra nega tutti i diritti umani fondamentali, la pace li garantisce e ne rende possibile il rispetto offrendo l’opportunità agli uomini di esprimersi e comportarsi liberamente.
- La pace è armonia, serenità, uguaglianza, fraternità, solidarietà, tutte queste parole, solo a sentirle, ci trasmettono una sensazione di benessere e sicurezza. La guerra è morte, distruzione, degrado, malvagità, odio, queste che effetto vi fanno?
- Tutti indistintamente abbiamo una sola vita, perderla o metterla a rischio per una guerra non può valerne la pena. Vivere l’unica vita che abbiamo ricevuto secondo i nostri desideri e cercando di viverla al massimo è possibile solo in una situazione di pace, avendo rispetto per tutti gli altri, per gli animali, per la natura, per il mondo che ci ospita creando un’armonia condivisa.
- La guerra, nei secoli, ha cambiato le sue modalità, è stata in trincea, è stata fredda, è stata in nome delle religioni (che in teoria professano tutte la pace), ed ora è “random” in Europae in altri posti del mondo, dove stanno scoppiando bombe tra i civili inaspettatamente, come una diabolica e meschina roulette russa che mira ai più deboli ed indifesi. “Almeno” una volta la guerra era dichiarata e si combatteva tra soldati al fronte, c’era un etica, c’era onore e rispetto del nemico ora si agisce senza regole, senza rispetto, senza pietà alcuna. Superfluo dire che in un mondo di pace le persone che uccidono e quelle che muoiono senza neppure sapere chi siano e senza avere motivi diretti verso di essi per volerli morti, potrebbero conoscersi, chiacchierare, scambiarsi opinioni ed esperienze arricchendosi culturalmente l’un l’altro.
- Le nazioni che ripongono molti dei loro capitali nella preparazione alla guerra, nell’armamento e nei finanziamenti a scopi bellici sono nazioni che non hanno come primo obiettivo il benessere dei propri cittadini e il mantenimento della pace. Sono i fatti che contano non le parole.
- La pace è green, la guerra è out!
Dieci motivi possono sembrare tanti o pochi, la realtà è che non dovrebbero servire motivi, ognuno di noi dovrebbe solamente fare qualcosa in più per essere più solidale verso il prossimo, chiunque esso sia, e già questo sarebbe un passo verso la pace, in un mondo che sembra renderci sempre più estranei e distanti gli uni dagli altri dovremmo ricominciare a salutarci per strada, a chiacchierare nei treni e negli autobus invece di stare tutti incollati sui piccoli schermi e vivere una realtà parallela dove pensiamo di essere solidali e buoni mettendo un “mi piace”.
Un appello alla pace in questo periodo nero e buio mi è sembrata l’unica cosa positiva da fare per evitare ancora la solita indifferenza forse ancora più tremenda della guerra.