La Festa della Mamma si avvicina e non vogliamo dimenticare le preziose mamme del mondo animale. Quest'anno il WWF punta l'attenzione sull'orsa marsicana, madre premurosa e simbolo di forza e resilienza
In natura, l’amore materno si manifesta in modi diversi ma tutti ugualmente significativi. Mentre ci apprestiamo domani a celebrare le mamme umane in occasione della Festa della Mamma, è importante ricordare che il legame madre-figlio è una costante che attraversa tutte le specie viventi.
Le madri del mondo animale non sono da considerare meno, anzi spesso sono un grande esempio di amore, forza e resilienza e il loro ruolo nella crescita e nella protezione della loro progenie è fondamentale per la sopravvivenza delle specie.
Quest’anno, il WWF invita tutti a riflettere sull’incredibile amore materno mostrato dalle orse marsicane, mamme tra le più premurose in natura. È un’occasione non solo per onorare queste splendide creature ma anche per agire concretamente per proteggerle.
Le orse marsicane dimostrano un incredibile amore e dedizione verso i loro cuccioli. I loro teneri orsetti nascono durante l’ibernazione, tra dicembre e gennaio, e vengono accuditi con premura nella tana materna.
La madre orsa si prende cura dei piccoli fino alla primavera del loro secondo anno, quando iniziano a diventare autonomi e a esplorare il territorio. Durante questo periodo, la madre non solo protegge i cuccioli dai pericoli, ma li istruisce anche su come muoversi e trovare cibo, competenze fondamentali per la loro sopravvivenza.
La recente tragedia che ha colpito l’orsa Amarena nel settembre 2023 ha evidenziato ancora di più l’importanza di proteggere questa specie. Noi di greenMe abbiamo seguito con apprensione la sorte dei cuccioli di questa sfortunata orsa che, nonostante la morte prematura, è riuscita però a lasciare un’ottima eredità in fatto di competenze ai suoi piccoli che ce se la sono cavata anche senza di lei.
Gli orsi bruni marsicani affrontano molte minacce, tra cui il bracconaggio, gli incidenti stradali, l’avvelenamento e la distruzione dell’habitat. Ogni anno, in media, due orsi muoiono nell’Appennino, un numero spaventosamente alto considerando la ridotta popolazione di questa specie.
Attualmente, solo 50-60 individui abitano ancora nell’Appennino, il che ci fa capire quanto sia urgente l’intervento per garantire la loro sopravvivenza.
Il progetto WWF Orso 2×50 si propone l’ambizioso obiettivo di raggiungere una popolazione minima di 100 orsi marsicani entro il 2050, intervenendo sulle principali minacce che affrontano. Una sfida importante non solo per proteggere l’orso bruno ma anche per mantenere l’ecosistema dell’Appennino integro e funzionale.
Per sostenere la campagna SOS Orso del WWF e contribuire alla protezione dell’orso bruno marsicano, è possibile donare inviando un SMS o effettuando una chiamata al numero 45584 entro il 19 maggio.
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Fonte: WWF
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