Serve davvero a qualcosa lasciare per ore il cellulare bagnato in una ciotola col riso? Ecco perché questo metodo non è la soluzione migliore
Diciamoci la verità: a chi non è mai capitato di bagnare per errore il proprio cellulare, magari al mare o vicino nel lavandino? Può succedere a tutti. Nei casi più sfortunati, c’è chi ha visto letteralmente cadere a picco lo smartphone in una vaschetta piena d’acqua o addirittura nel wc. Ma qual è la prima cosa da fare dopo averlo recuperato?
Uno dei consigli più in voga in queste circostanze è quello di lasciare il cellulare a riposo una notte in una ciotola o in un scatola chiusa, piena di riso crudo. A quanto pare, però, non si tratta di un trucco infallibile, ma di un mito che è stato sfatato a seguito di alcuni esperimenti.
L’idea di fondo è che il riso serva ad assorbire l’umidità. Tuttavia, non vi è una prova scientifica che confermi l’efficacia di questo metodo. Anzi, qualche anno fa il sito di e-commerce Gazzelle.com ha condotto un test, ottenendo scarsi risultati.
Per l’esperimento sono stati messi a confronto sette prodotti facilmente reperibili in casa per vedere quali di questi fosse migliore per assorbire l’acqua da una spugna bagnata. Nel caso specifico sono stati testati i seguenti “materiali”:
- lettiera per gatti
- cous cous
- farina d’avena classica
- farina d’avena precotta
- riso precotto
- gel di silice
- riso crudo
Dal test è emerso che il riso crudo rappresenta l’opzione peggiore tra tutte in quanto nel giro di 24 riesce ad assorbire meno acqua rispetto al gel di silice, la farina di avena e gli altri materiali.
A sfatare questo mito è stata anche un’altra indagine indipendente, commissionata da TekDry (società che si occupa del recupero di cellulari bagnati) che ha rivelato che la cosa migliore da fare è lasciare asciugare lo smartphone all’aria aperta invece di metterlo in una scatola con del riso crudo.
Cosa fare (e cosa no) per cercare di far “sopravvivere” il proprio cellulare bagnato?
Una volta sfatato il mito del riso crudo, non resta che chiederci quali sono le mosse da compiere e quelle da evitare quando il proprio cellulare si bagna. La migliore cosa da fare è lasciare lo smartphone spento, asciugarlo esternamente con un asciugamano o un po’ di carta assorbente (senza scuoterlo troppo) e lasciarlo in un posto ben arieggiato per circa un giorno per fare in modo che tutta l’acqua evapori pian piano naturalmente.
Anche se la tentazione è forte, gli esperti consigliano di non accenderlo finché non sarà abbastanza asciutto. Se la batteria è estraibile, è meglio rimuoverla il più rapidamente possibile per accertarsi che l’acqua non sia filtrata anche lì. Stessa cosa vale per la Sim e altre schede presenti. Conviene attendere circa 24 ore prima di riaccenderlo e provare a vedere se funziona.
Probabilmente è proprio per questo motivo che molti utenti segnalano come il trucco del riso abbia funzionato per asciugare il loro smartphone bagnato: stando immerso in un contenitore, non c’è stata la tentazione di accenderlo prima del necessario.
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Fonte: Gazzelle.com
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