Troppa ansia dovuta alla gestione, quasi sempre malsana e controproducente, dei feedback che arrivano dai profili social: molti giovani attori hollywoodiani dicono addio al loro mondo virtuale. E se allentassimo la presa un po’ tutti?
Penso siano sovrastimolanti e opprimenti, sono troppo coinvolto quando leggo di me online, così l’attore britannico Tom Holland, solo 26 anni e uno dei supereroi più redditizi ai box office (Spider-Man: no way home ancora conta gli incassi), annuncia di cancellarsi dai social.
Il motivo? Il mondo dei social rappresenta una grossa fonte di ansia e per questo intende preservare la sua salute mentale. Così, il bell’Holland in un video postato sui social (…) spiega come è arrivato a questa scelta.
In pochi minuti definisce i social travolgenti, “ma ci cado dentro rimanendo catturato in profondità quando leggo in rete delle cose su di me”. E, a proposito di salute mentale, ha anche consigliato a tutti la sua associazione che supporta proprio chi si sente troppo sotto pressione e ha bisogno di aiuto.
Un messaggio non da poco, che getta una luce su quelli che sono i danni che una iperconnessione può comportare. E quel che deve apparire più evidente è che non serve essere un attore di Hollywood per sentire il peso di una pressione “social”: un uso molto frequente dei social media ha un effetto negativo sul benessere di chiunque, ragazzi e ragazze.
Anzi: nemmeno la generazione di “nativi digitali” è libera da un effetto negativo dei social media. La colpa, senza girarci intorno, è l’uso smodato che se ne fa. L’uso intenso dei social media e la mancanza di esercizio fisico sono solo alcuni dei fattori che troviamo direttamente collegati a problemi di salute, anche mentale, dei nostri giovani. La soluzione c’è e se analizziamo bene siamo noi genitori a doverla trovare. Non serve bloccare un social o vietarne completamente l’utilizzo. Quello che serve ai nostri ragazzi è una nostra parola più e la nostra costante presenza.
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Fonte: Instagram
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