Ancora pubblicità di gioco d’azzardo su Youtube, l’Agcom multa Google per violazione del divieto

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha multato le società Google Ireland Limited (e più nello specifico Youtube, società controllata) e TOP ADS LTD per violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo

L’Agcom ha fatto sapere che, a causa della violazione delle norme del divieto di pubblicità di giochi d’azzardo, sancite dall’art. 9 del decreto-legge n. 87/218 (cd. decreto Dignità), sono state sanzionate due società: Google Ireland Limited (per 750mila euro) e TOP ADS LTD, (700mila euro).

Google, o più nello specifico Youtube (società controllata), ha diramato e condiviso video in cui erano presenti pubblicità vietate che si riferivano a giochi con vincite in denaro. Una cosa non consentita da quando nel 2018, al fine di garantire un più efficace contrasto della ludopatia (condizione di dipendenza dal gioco d’azzardo), l’articolo 9 del decreto-legge n. 87 recante “Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese“, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2018, n. 96 (cd Decreto dignità) ha vietato:

Qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media.

Si tratta del primo provvedimento adottato dall’Autorità nei confronti di un fornitore di servizi per la condivisione di video (cd video sharing platform o VSP) e, come specificato dall’Agcom:

Le evidenze istruttorie hanno accertato la violazione della norma sia da parte del soggetto/creator (la società TOP ADS LTD mediante il proprio sito e i propri canali Spike su YouTube), sia da parte di YouTube, società controllata da Google.

Ma non è la prima volta che Google finisce nel mirino dell’Autorità per lo stesso motivo. Come ha ricordato l’Agcom stesso:

Con specifico riferimento alla sanzione irrogata a Google (già destinataria di una precedente ordinanza ingiunzione per un totale di 100.000 euro – delibera n.541/20/CONS del 22 ottobre 2020 – per la violazione del medesimo divieto di pubblicità di giochi con vincite in denaro ad opera del proprio motore di ricerca), si segnala che YouTube è stata ritenuta responsabile per non aver adottato alcuna iniziativa per la rimozione dei contenuti illeciti massivamente diffusi sulla propria piattaforma da un soggetto terzo (Spike), con il quale ha stipulato un contratto specifico di partnership, riconoscendo a tale soggetto lo status di “partner verificato”.

Insomma Google sembra essere recidiva su questo aspetto e, oltre alla salata multa, l’Autorità ha anche ordinato la rimozione di 625 contenuti illeciti ancora presenti sulla piattaforma YouTube e sul sito spikeslot.com entro 7 giorni. Per la prima volta, poi, ha anche inibito:

la diffusione e il caricamento di video aventi analoghi contenuti violativi, in linea con le più recenti pronunce della Corte di giustizia dell’Unione europea.

Si tratta di provvedimenti molti importanti e necessari per contrastare la ludopatia, che nel 2018 è stata inserita dall’Oms nella lista delle malattie mentali, e dunque è un problema tutt’altro che da sottovalutare.

Replica della società Top Ads Ltd

Riceviamo e pubblichiamo la replica della società Top Ads Ltd

Con riferimento alla sanzione inflitta da AGCOM per asserita violazione della normativa in tema di divieto di pubblicità in materia di gioco e scommesse, Top Ads Ltd, titolare dei canali
Spike Slot, comunica che avanzerà ricorso avverso il provvedimento sanzionatorio stesso, nel pieno convincimento della rispondenza e del rispetto del proprio operato al dettato normativo ed alle stesse linee guida di AGCOM.

La società, che a tal fine ha conferito mandato allo Studio Legale dell’avv. Marco Ripamonti, rende noto che riserva, altresì, di tutelarsi in ogni sede consentita, penale inclusa, per chiarire se nella vicenda siano stati rispettati principi di imparzialità e corretto uso dei poteri da parte delle autorità preposte.

Il CEO dichiara:

Riteniamo di essere stati in questi anni un presidio di legalità. Abbiamo reso edotti molti giocatori confusi (in questo oblio di informazioni), delle insidie del gioco illegale e della sua propaganda, che tuttora ancora imperversa sulle stesse piattaforme di video sharing, e a cui siamo stati erroneamente accomunati.
Inoltre stiamo ricevendo migliaia di commenti di vicinanza e supporto da parte degli stessi spettatori, consci delle nostre intenzioni, e che nelle dimostrazioni pratiche che offrivamo hanno ravvisato anche un allontanamento dal gioco d’azzardo. Motivo questo, per cui chiederemo delle perizie scientifiche sui possibili benefici della visione passiva di gioco altrui

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Fonte:  Agcom

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