Ce lo ricorda anche un bellissimo doodle di Google. Si celebra oggi in tutto il mondo il Mandela Day, in memoria del leader sudafricano che ha dedicato la sua vita alla lotta contro l'apartheid, nato il 18 luglio 1918 e che oggi avrebbe compiuto 96 anni. E' il primo che si svolge senza di lui, che se ne è andato a Dicembre 2013. Il messaggio è forte e chiaro: la sua eredità vive; se ne è andato, ma il lavoro che ha iniziato continuerà
Ce lo ricorda anche un bellissimo doodle di Google. Si celebra oggi in tutto il mondo il Mandela Day, in memoria del leader sudafricano che ha dedicato la sua vita alla lotta contro l’apartheid, nato il 18 luglio 1918 e che oggi avrebbe compiuto 96 anni. È il primo che si svolge senza di lui, che se ne è andato a Dicembre 2013. Il messaggio è forte e chiaro: la sua eredità vive; se ne è andato, ma il lavoro che ha iniziato continuerà.
Il Mandela Day continua, quindi, a confermarsi come una giornata in cui incoraggiare le persone ad assumersi la responsabilità di rendere il mondo un posto migliore per tutti. Per fare di ogni giorno dell’anno un Mandela Day.
In tanti paesi la divisione tra gli abbienti e i non abbienti, i ricchi e i poveri, i privilegiati e diseredati, è cresciuta. E uno dei problemi centrali è proprio quello dell’alienazione. La classe privilegiata, infatti, non sa e non vede come la grande maggioranza della popolazione vive. Non vede la triste e impossibile realtà della vita quotidiana di chi è meno fortunato. È alienata.
Il Mandela Day, quindi, si propone di contribuire al superamento di tale alienazione, incoraggiando progetti e programmi che espongono le esperienze di coloro che Mandela chiamava i poveri, i più vulnerabili ed emarginati. Questa giornata ci ricorda che in un mondo ben funzionante nessuno dovrebbe vivere in estrema povertà. Nessuno dovrebbe essere violato. Nessuno sarebbe escluso dai servizi e dalle risorse di base che garantiscano la dignità umana.
Mandela ha seguito tre regole per tutta la vita:
1. Libera te stesso;
2. Libera gli altri;
3. Mettiti al servizio degli altri ogni giorno.
Non era solo un mantra, ma un modo di vivere. Mandela aveva una missione prioritaria: unire un paese profondamente diviso attraverso la costruzione della nazione, la riconciliazione, il dialogo, il dibattito, la pace e la restaurazione della dignità.
Cerchiamo anche noi, nel nostro piccolo, di dare dignità a tutti. Cerchiamo di emulare Madiba, dando il buon esempio e rendendo omaggio a un grande uomo. Sui social l’hahstag da seguire sono #MandelaDay e #Time2Serve.
Roberta Ragni
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