Guidare per 50 ore: la folle sfida per YouTube uccide un bimbo di 5 anni in un terribile incidente

Non c’è stato scampo per il piccolo Manuel dopo lo schianto con una Lamborghini con a bordo 5 ragazzi, intenti a girare un’assurda sfida per raccogliere più visualizzazioni possibili su YouTube

Si può morire a soli 5 anni perché qualcuno ha deciso di fare un video solamente per fare visualizzazioni su YouTube? In un mondo “normale” no, ma purtroppo in quello in cui viviamo – dove per ottenere visibilità si farebbe di tutto – è quanto è accaduto veramente.

Siamo a Roma, in pieno giorno. Sono le tre e mezzo del pomeriggio di mercoledì 14 giugno in via di Macchia Saponara a Roma. All’improvviso lo schianto, con una Smart in cui viaggiavano una mamma e i suoi due figli di 5 e 3 anni che letteralmente si distrugge.

L’incidente è stato con una Lamborghini potente guidata da un ragazzo di 20 anni in compagnia di altri 4 amici. Il bilancio è tremendo: la mamma e la bambina più piccola sono in ospedale, ricoverate in condizioni gravi, ma per il bimbo più grande non c’è stato nulla da fare. Manuel Proietti se ne è andato così, con l’innocenza che a 5 anni si può avere e con la vita ancora tutta da scoprire.

Guidare per 50 ore consecutive, per postare tutto su YouTube

Il fatto già di per sé sconvolge, anche e soprattutto data l’età della vittima. Ma poi emerge la verità, che indigna e lascia sgomenti. Il SUV era stato noleggiato dai ventenni, molto noti sui social, per filmare una sfida e postarla sul loro canale YouTube.

L’assurdo obiettivo? Guidare e vivere il più a lungo possibile a bordo di una Lamborghini, fino ad arrivare a 50 ore consecutive. Il tutto “ovviamente” filmandosi mentre compivano questa ridicola “impresa”. La dinamica non è ancora stata appurata, ma le forze dell’ordine hanno sequestrato i cellulari dei giovani a bordo del SUV, per verificare chi stava girando in quel momento il video.

La teoria della sfida è sempre più preponderante, dato che i residenti già da ieri avevano avvistato la Lamborghini con all’interno i ragazzi intenti a girare alcuni filmati. A ciò si aggiunge il fatto che uno dei giovani a bordo è il fondatore del canale “The borderline”, dove si condividono quelli che sono definiti “i video più assurdi di YouTube Italia”.

Qui le clip di questo tipo non mancano e sono state fatte più volte, a bordo di una 500 e di una Tesla. Poi la scommessa: se l’ultimo video con la Tesla fosse arrivato a 100.000 mi piace, ecco che si sarebbe passati a 50 ore a bordo di una Lamborghini.

Sfide sempre più estreme per guadagnare visualizzazioni, in barba ai pericoli

Il profilo conta 600.000 iscritti e decine di milioni di visualizzazioni. Le visualizzazioni sono proprio ciò su cui si basano i canali YouTube: più sono, più soldi si fanno, in proporzione con altre svariate dinamiche che governano queste realtà.

E sembra che proprio per attirare il pubblico si rischi sempre più, trovando qualcosa di sempre più folle. Le sfide la fanno da padrona, ovviamente filmandosi sempre. La posizione dei cinque ragazzi è al vaglio degli inquirenti. Per chi guidava, la denuncia sarà per omicidio stradale e lesioni stradali aggravate.

I giovani, dal canto loro, ne sono usciti praticamente illesi. Lo scontro è stato impari con la piccola Smart, i cui occupanti hanno avuto la peggio. Per Manuel non c’è stato scampo, è deceduto subito dopo l’arrivo all’ospedale Grassi di Ostia. La madre e la sorellina sono invece giunte in codice rosso.

Tutto questo semplicemente per divertimento, di se stessi e degli altri, e per soldi. E intanto un bimbo non c’è più. Valeva davvero la pena mettere in pericolo se stessi e chiunque si incontrasse? Forse ora hanno capito le conseguenze delle loro azioni, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.

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Fonte: ANSA

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