Google ha voluto celebrare il 29 febbraio con un simpatico Doodle per l’anno bisestile 2024 che ha protagonista una rana che salta: ecco perché e cosa c’è dietro a questa millenaria tradizione
Oggi 29 febbraio è un giorno un po’ speciale e per questo la home page di Google è stata arricchita da un Doodle dedicato all’anno bisestile 2024, noto anche come “leap year”. L’immagine rappresenta una rana che salta su una ninfea, con i numeri 28, 29 e 1 in evidenza sullo sfondo.
Questa animazione, seppur semplice, cattura in modo accattivante l’essenza di questa giornata particolare che si verifica solo una volta ogni quattro anni. Ma perché proprio una rana? L’animale è stato scelto come simbolo, rappresentando il “salto” associato al giorno extra nel calendario.
Il Doodle non è solo un modo divertente di celebrare questa giornata unica, ma anche un richiamo all’importanza dell’anno bisestile 2024 nel mantenere il nostro calendario allineato con le stagioni e i cicli naturali della Terra.
Perché il 2024 è un anno bisestile
L’origine di questa pratica risale all’antica Roma, dove il calendario era basato sul ciclo lunare, con 355 giorni suddivisi in 10 mesi. Con la riforma giuliana del 46 a.C., Giulio Cesare introdusse un calendario solare di 365 giorni, con un giorno extra ogni quattro anni. Questo giorno supplementare veniva aggiunto a febbraio, che inizialmente contava solo 28 giorni ma passò a 29.
Il termine “bisestile” deriva dal latino “bis sextus dies”, che significa “sesto giorno doppio”. Inizialmente, il giorno extra veniva inserito dopo il 24 febbraio, ovvero il sesto giorno prima delle calende di marzo.
La necessità di un anno bisestile è legata alla differenza tra la durata dell’anno solare (circa 365,2422 giorni) e l’anno civile di 365 giorni. Senza l’aggiunta del giorno extra ogni quattro anni, le stagioni si sposterebbero gradualmente rispetto al calendario.
L’anno bisestile 2024 rappresenta dunque un elemento essenziale nel sistema di misurazione del tempo, dato che contribuisce a mantenere il nostro calendario in sintonia con i cicli naturali della Terra. Google, con il suo Doodle sul 29 febbraio, ha voluto sottolineare quanto sia cruciale questa pratica millenaria.
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