Google contro la pesca illegale: la mappa interattiva

Anche Google vuole combattere la pesca illegale. E lo fa a modo proprio, facendo in modo che i pescatori di frodo possano essere colti con le mani nel sacco, o meglio nella rete. Come? Con Global Fishing Watch, la piattaforma online che permette agli utenti di segnalare le aree in cui è stato avvistato uno o più pescatori di frodo

Anche Google vuole combattere la pesca illegale. E lo fa a modo proprio, facendo in modo che i pescatori di frodo possano essere colti con le mani nel sacco, o meglio nella rete. Come? Con Global Fishing Watch, la piattaforma online che permette agli utenti di segnalare le aree in cui è stato avvistato uno o più pescatori di frodo.

Nato dalla partnership tecnologica tra SkyTruth, Oceana e Google, lo strumento web interattivo è stato progettato per mostrare tutte le attività di pesca rintracciabile nel mare. Attualmente in fase di prototipo, è stato realizzato per permettere a chiunque di visualizzare la flotta peschereccia globale nello spazio e nel tempo.

Global Fishing Watch rivela l’intensità della pesca in tutto il mondo, uno dei fattori di stress che contribuiscono al rapido declino della nostra pesca, in alcune aree ancor più degli effetti dei cambiamenti climatici.

Come funziona? Global Fishing Watch permetterà a chi ha una connessione a Internet di controllare quando e dove viene praticata la pesca commerciale in tutto il mondo. Se i cittadini possono utilizzare lo strumento per verificare di persona se le attività di pesca sono gestite in modo efficace, dal canto loro, i fornitori di frutti di mare possono tenere sotto controllo le barche da cui acquistano il pesce.Infine, i media e il pubblico possono agire come “controllori” per migliorare la gestione sostenibile delle attività di pesca a livello mondiale e i ricercatori avranno accesso a un record pluriennale di tutte le attività di pesca rintracciabili.

Garantire la sostenibilità a lungo termine del nostro mare è ormai una priorità globale. “Abbiamo bisogno di uno strumento che sfrutti la potenza dell’impegno dei cittadini per ricordare ai nostri leader che sono responsabili del mantenimento della ricchezza degli oceani” spiega Google.

La piattaforma usa 3,7 miliardi di punti di accesso ai dati e oltre un terabyte di informazioni provenienti da due anni di raccolta via satellite, basati sui movimenti di 111.374 navi nel corso del 2012 e del 2013.

Francesca Mancuso

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