Il Web 2.0 lo abbiamo visto diverse volte sta diventando anche la cassa di risonanza per comportamenti sempre più etici offrendo nuovi strumenti sociali e nuove soluzioni per il consumo etico: libero scambio, baratto, microfinanza e micropagamenti sono comportamenti che si stanno diffondendo velocemente nella rete. Vediamo cosa succede.
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Il Web 2.0 lo abbiamo visto diverse volte sta diventando anche la cassa di risonanza per comportamenti sempre più etici offrendo nuovi strumenti sociali e nuove soluzioni per il consumo etico: libero scambio, baratto, micro-finanza e micro-pagamenti sono comportamenti che si stanno diffondendo velocemente nella rete. Soprattutto oltreoceano.
E come ogni tendenza, questi strumenti stanno cominciando a modificare anche i nostri consumi rendendoli un po’ più responsabili. Ma quali sono in particolare questi strumenti? Noi ne abbiamo individuati dieci.
Dare e ricevere: Giftflow
Sei a corto di soldi e vuoi un regalo? Chiedilo a Giftflow e probabilmente lo riceverai. Il principio alla base del portale è quello del baratto: tu offri una cosa che hai, di cui non sentirai la mancanza, a qualcuno a cui invece quel oggetto interessa e sarà pronto ad offrirti qualcosa in cambio. Il gioco è fatto: hai ricevuto il tuo regalo senza pagarlo.
Regalare: Freecycle
Il network di Freecycle è composto da più di 4.000 gruppi e oltre 7 milioni di soci sparsi in tutto il mondo. È un movimento di base, interamente non-profit, di persone che stanno dando (e stanno ottenendo) cose gratuitamente. Il principio che anima i Freecyclers è etico ed ambientale: si tratta di riutilizzare e mantenere fuori dalle discariche tutto ciò che è ancora “buono”.
Donare con un click: Flattr
Flattr è interamente basato sul concetto del bottone facebookiano “Mi Piace” e permette di effettuare donazioni attraverso un click. Le organizzazioni che fanno parte del network ricevono la donazione mensile corrispondente ai click ricevuti. Insomma, una bella idea per una nuova moneta sociale.
iShop 4 Microfinance
Puoi donare il 4% dei tuoi acquisti comprando on line migliaia di prodotti che usi ogni giorno.
Donare mentre si gioca: Zynga
Non vado matto per i giochini on line, ma Zynga è qualcosa di più di un semplice passatempo…
Siti di Micropagamento: Goldplay
Partiamo da un concetto semplice: paghi quello che usi. È come se, invece di pagare un abbonamento mensile ad una rivista, di volta in volta paghi gli articoli che leggi. Cosa succede se per tre mesi non leggi quella rivista? Semplice, non paghi nulla. Bene, i siti di micro-pagamento come ad esempio Goldplay.it funzionano esattamente così.
Sostieni i siti che ami: Sprinkle Penny
Crediamo che i contenuti debbano essere gratuiti ed accessibili a tutti, ma questo non significa che non si dovrebbe sostenere. Se ci sono particolari siti che visitate regolarmente, Sprinklepenny consente di garantirne la sopravvivenza futura e sostenerli nella pubblicazione di contenuti di rilievo. Il tutto con la massima trasparenza: grafici e tabelle mostrano esattamente dove viene utilizzato il denaro e quali dei tuoi siti preferiti ricevono quanto.
Premiare i propri clienti in base ai loro comportamenti etici: bolder
Questo è un fenomeno appena nato, deve ancora prendere piede, ma sono sicuro che tra non molto saremo in tanti a compiere buone azioni quotidianamente. Fai del bene e ricevi una ricompensa, è questa la filosofia che anima Bolder. Questo sito chiede alle persone di aiutare una vicina anziana piuttosto che raccogliere rifiuti nel quartiere. In cambio vengono offerti buoni sconto, promozioni, ecc..
Investire in maniera etica: microplace
Microplace: Permette di guadagnare attraverso piccoli investimenti in progetti di finanza etica nel sud del mondo.
Social Network: Jumo
Persino facebook ha concepito la sua creatura dedicata al noprofit, Jumo, un social network che aggrega le persone in base agli interessi sociali, cercando di sensibilizzare gli utenti verso opere umanitarie e principi etici.
Insomma, modi per comportarsi in maniera etica e per sostenere le organizzazioni che ne hanno bisogno certo non mancano. E le ragioni per farlo nemmeno. Piccoli gesti molto diffusi possono avere conseguenze di notevole importanza: gli strumenti già ci sono, sta a noi usarli.
Arturo Carlino