Oggi il World Wide Web compie 30 anni. Era il 1989 quando il suo ideatore, Tim Berners-Lee, propose al Cern un "ampio database ipertestuale con link". Da allora, il web ha cambiato volto e ha rivoluzionato la nostra esistenza
Oggi il World Wide Web compie 30 anni. Era il 1989 quando il suo ideatore, Tim Berners-Lee, propose al Cern un “ampio database ipertestuale con link”. Da allora, il web ha cambiato volto e ha rivoluzionato la nostra esistenza.
Anche se spesso web e internet sono considerati sinonimi, il primo è solo un servizio che opera attraverso Internet e la sua storia è molto più recente. Inizia infatti nel 1989 quando viene sviluppata una rete globale di documenti HTML legati tra loro. Nel 1990, l’avvento dei browser sancì la definitiva affermazione del WWW.
Trent’anni fa, Berners-Lee aveva solo 33 anni. La sua proposta riguardava “un grande database ipertestuale con collegamenti tipizzati”, denominato “Mesh”, per aiutare i colleghi del CERN a condividere informazioni tra più computer.
Il capo di Berners-Lee gli permise di sviluppare un diagramma di flusso in un modello funzionante, scrivendo il linguaggio HTML, l’applicazione HTTP e il WorldWideWeb.app, il primo browser Web ed editor di pagine. Nel 1991, i server Web esterni erano attivi e funzionanti.
Berners-Lee probabilmente neanche immaginava che il Web avrebbe presto rivoluzionato la vita di tutti noi inaugurando una nuova era dell’informazione. Oggi sono quasi 2 miliardi i siti online.
Ormai non riusciamo neanche a immaginare la nostra vita senza il Web, sia che lo usiamo per le mail che per lo studio, il gioco o i video. Anche Google oggi gli ha dedicato un doodle per festeggiarne il 30° compleanno.
“Ci sono pochissime innovazioni che hanno veramente cambiato tutto”, ha dichiarato Jeff Jaffe, CEO del World Wide Web Consortium. “Il Web è l’innovazione più interessante del nostro tempo.”
Ma non sono tutte rose e fiori. A dirsi preoccupato è proprio il suo inventore, Tim Berners-Lee rilasciando una serie di dichiarazioni alla stampa proprio alla vigilia del trentesimo anniversario del web.
“Stiamo festeggiando, ma siamo anche molto preoccupati”, ha detto Berners-Lee. L’anniversario offre “un’opportunità per riflettere su quanto lontano dobbiamo ancora andare”.
A suo avviso, la popolazione online continuerà a crescere, ma i problemi di accessibilità continueranno a colpire gran parte del mondo.
Ora, la speranza della sua World Wide Web Foundation è quella di arruolare governi, aziende e cittadini ad assumere un ruolo più importante nel plasmare il web secondo i principi stabiliti nel suo “Contratto”. In altre parole, i governi dovrebbero assicurarsi che tutti possano connettersi a Internet nel rispetto della privacy. Le aziende devono rendere accessibile internet, rispettare la privacy e sviluppare tecnologie che mettano in primo piano le persone e il “bene pubblico”. I cittadini dal canto loro dovrebbero creare e cooperare nel rispetto altrui.
Per Berners-Lee, il web è uno “specchio dell’umanità” dove “vedrai il bene e il male“. Secondo lui, ha creato opportunità, reso più facile la vita e dato spazio a chi non aveva voce ma “ha anche creato opportunità per truffatori, dato voce a coloro che diffondevano odio e reso più facile commettere tutti i tipi di crimine”.
Per questo, la sua proposta di “Contratto” non riguarda “soluzioni rapide”, ma un processo di crescita:
“È il nostro viaggio dall’adolescenza digitale a un futuro più maturo, responsabile e inclusivo”, ha scritto.
Francesca Mancuso