Scoperta un’enorme palla di ferro e nickel all’interno del nucleo della Terra

Gli scienziati hanno scoperto l’esistenza di una palla di metallo solido al centro della Terra, costituita da una lega di ferro-nichel. Tale nucleo potrebbe avere proprietà diverse rispetto a quello fuso e dunque le onde sismiche potrebbero viaggiare attraverso di esso ad una velocità diversa.

Gli scienziati hanno scoperto l’esistenza di una palla di metallo solido dello spessore di 643 km al centro della Terra, come la più piccola statuetta di un’enorme matrioska planetaria. L’annuncio arriva dopo anni di dibattito nella comunità scientifica sull’esistenza di un nucleo interno solido e metallico della Terra.

Il nuovo strato è costituito da una lega di ferro-nichel, come altre parti del nucleo. Tuttavia ha una struttura cristallina diversa che fa sì che le onde d’urto dei terremoti si riverberino attraverso lo strato a velocità diverse rispetto al nucleo circostante.

I sismologi dell’Australian National University ritengono ora che questo nuovo nucleo sia stato creato in seguito a un “significativo evento globale del passato”. Thanh-Son Phạm e Hrvoje Tkalčić hanno scoperto il nucleo metallico solido studiando terremoti specifici e monitorando le onde sismiche che riverberano attraverso l’intero pianeta.

Le onde sismiche potrebbero viaggiare attraverso di esso ad una velocità diversa

Questo li ha portati a individuare dettagli del nucleo che in precedenza erano passati inosservati e a studiare il nucleo in un modo nuovo. Non solo hanno potuto confermare l’esistenza di un nucleo metallico solido, noto anche come “nucleo interno più interno” o IMIC, ma hanno anche fatto un’altra scoperta sorprendente. Thanh-Son Phạm ha dichiarato al Washington Post:

È chiaro che il nucleo interno più interno ha qualcosa di diverso dallo strato esterno.

Lo scienziato ha spiegato che, nonostante sia composto dagli stessi materiali del nucleo fuso, questo nucleo interno di metallo solido potrebbe avere proprietà diverse. In più ha precisato: “Pensiamo che il modo in cui gli atomi sono impacchettati in queste due regioni sia leggermente diverso”, aggiungendo che questo significa che le onde sismiche viaggiano attraverso di esso ad una velocità diversa.

Questa scoperta potrebbe essere fondamentale per comprendere il funzionamento interno della Terra

I ricercatori ritengono che questo nucleo metallico solido potrebbe essere la chiave per capire come si è evoluta la vita sul pianeta Terra. Lo studio del nucleo interno è infatti fondamentale per comprendere meglio il campo magnetico della Terra, che ci protegge dalle radiazioni nocive nello spazio e contribuisce a rendere possibile la vita sul nostro pianeta.

I geofisici ipotizzano che il nucleo interno possa essersi formato meno di un miliardo di anni fa, un periodo relativamente giovane nella scala dei tempi geologici. Gli autori dello studio hanno spiegato che il nucleo interno cresce verso l’esterno solidificando i materiali del nucleo esterno liquido, rilasciando calore e creando correnti di convezione. Questa convezione genera il campo magnetico terrestre.

Il nucleo interno, scoperto nel 1936 dal sismologo danese Inge Lehmann, costituisce meno dell’1% del volume della Terra. La sua distanza dalla superficie e le sue dimensioni ridotte, tuttavia, rendono difficile per gli scienziati effettuare misurazioni dirette, per cui si studiano le onde d’urto innescate dai terremoti.

Quando un terremoto di grandi dimensioni colpisce, le onde d’urto che ne derivano, o onde sismiche, possono rimbalzare da una parte all’altra della Terra come una pallina da ping-pong. Le onde sismiche viaggiano a velocità diverse attraverso i vari strati della Terra, a seconda della sua densità, temperatura e composizione. Gli scienziati usano strumenti noti come sismometri per misurare queste oscillazioni e conoscere il funzionamento interno della Terra.

È stato trovato un modo di campionare il centro del nucleo interno della Terra

Vent’anni fa, i ricercatori hanno utilizzato i dati dei sismografi e hanno proposto l’esistenza di un quinto strato. Da allora, secondo Pham, le prove dell’esistenza di un nucleo più interno “si sono rafforzate nel tempo con un numero sempre maggiore di dati”. Ma il suo nuovo studio si spinge oltre, analizzando dati sismografici senza precedenti. Pham ha spiegato:

La novità di questo studio è che abbiamo trovato un nuovo modo per campionare il centro del nucleo interno della Terra. Il team ha così ancora più prove per dimostrare che “il nucleo interno più interno esiste davvero.

Nel nuovo studio, il team ha osservato diversi terremoti che hanno attraversato il diametro della Terra – anche fino a cinque volte – cosa che i ricercatori non avevano mai registrato “nella storia della sismologia”. Hanno scoperto che le onde sismiche attraversavano il nucleo interno più interno a velocità diverse rispetto al nucleo circostante, a seconda della direzione dell’onda.

In particolare, le onde che attraversavano il nucleo interno più interno rallentavano quando si avvicinavano da un angolo obliquo rispetto all’equatore. Le onde che attraversavano il nucleo interno più esterno, invece, rallentavano quando passavano lungo l’equatore.

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Fonte: Nature

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