Per "colpa” della monogamia abbiamo perso l'osso del pene. La struttura si evoluta tra 145 e 95 milioni di anni fa
Il pene dell’uomo era dotato di osso come lo è tuttora quello di altre specie animali. Eppure, come sappiamo, non esiste più. “Colpa” della monogamia secondo le più recenti ricerche. Che però non ha fatto scomparire il suo ricordo, stando ad alcune espressioni dialettali.
Uno studio del 2016 pubblicato su Proceedings of the Royal Society B mostrava che il mammifero ancestrale, come gli esseri umani, non aveva un baculum, ovvero l’osso del pene, ma lo avevano sia i primati ancestrali che i carnivori e dimostrava che la struttura si era evoluta per la prima volta nei mammiferi tra 145 e 95 milioni di anni fa.
L’osso del pene garantisce infatti penetrazione più lunga, perché indipendente dall’erezione guidata dall’afflusso sanguigno nel membro maschile. In periodi storici in cui molti uomini copulavano con molte donne, la competizione sessuale in un certo senso “imponeva” strategie di riproduzione e di trasmissione di geni più sicure.
E infatti nelle specie animali in cui è ancora così l’osso è presente.
I nostri risultati suggeriscono che il baculum svolge un ruolo importante nel supportare le strategie riproduttive nelle specie in cui i maschi affrontano alti livelli di competizione sessuale postcopultoria – riferiva Matilda Brindle, prima autrice del lavoro – Il prolungamento della penetrazione aiuta il maschio ad assicurarsi che la femmina non si accoppi con altri concorrenti, aumentando le possibilità di trasmettere il proprio materiale genetico
In effetti scimpanzé e bonobo, i parenti più stretti degli esseri umani, hanno ossa del pene molto piccole (tra circa 6-8 mm) e brevi durate di penetrazione (circa 7 secondi per gli scimpanzé e 15 per i bonobo) e sono caratterizzati da sistemi di accoppiamento poligami, quindi sperimentano alti livelli di competizione postcopultoria tra i maschi. Ed è dunque forse il motivo per cui queste specie hanno conservato un baculum, anche se piccolo.
Gli esseri umani, invece, si sono sempre più evoluti verso la monogamia, che rende superfluo il baculum in assenza di un’alta competizione post copulatoria.
Ma non abbiamo dimenticato di averlo avuto, in un certo senso.
Ad esempio a Catania si dice ‘spuppiti st’ossu’ (spolpati questo osso) che originariamente era riferito proprio all’osso del pene.
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Fonti: University College of London / Proceedings of the Royal Society B
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