Oggetto di preoccupazione e tensioni internazionali recenti, i palloni sonda sono essenziali per le previsioni meteo e l'analisi dei fenomeni climatici
Negli ultimi giorni è balzata all’onore delle cronache la presenza, nei cieli statunitensi e canadesi, di palloni-sonda ritenuti essere uno strumento di spionaggio nelle mani dei cinesi – al punto che tre di questi sono stati abbattuti dalle forze militari americane lo scorso 16 febbraio.
A questo proposito, per ridimensionare il clamore mediatico attorno alla vicenda e restituire dignità a uno strumento di indagine preziosissimo, la World Meteorological Organization (WMO) ha ricordato che i palloni-sonda sono una componente essenziale del Global Observing System, che è alla base del monitoraggio del clima e delle previsioni meteorologiche.
Come funzionano i palloni meteorologici
Gli oltre mille palloni-sonda che ogni giorno fluttuano nella nostra atmosfera sono dotati di radiosonde che fungono da stazioni aeree libere di volare con il vento. Esse effettuano misurazioni di pressione, velocità del vento, temperatura e umidità dal momento in cui lasciano il suolo fino a un’altezza di 35 km – prima di ritornare a terra con una specie di paracadute.
Per molti anni i palloni meteorologici hanno svolto un ruolo fondamentale nelle osservazioni atmosferiche, poiché sono in grado di fornire in tempo reale informazioni utili per elaborare previsioni meteorologiche e per prevedere in anticipo fenomeni quali tempeste, uragani e trombe d’aria.
I palloni, riempiti con un mix di elio e idrogeno, sono realizzati in lattice di gomma naturale, che ha un tempo di decomposizione nell’ambiente relativamente breve: il lattice ha uno spessore di circa 0,051 mm a terra, che si assottiglia fino a 0,0025 mm quando il pallone è ad altitudini più elevate.
Al momento del rilascio, i palloni meteorologici misurano meno di 2 metri di diametro. Tuttavia, durante la salita, la pressione dell’aria intorno al pallone diminuisce e questo permette al gas nel pallone di espandersi fino a sfiorare i 6 metri di diametro.
Un trasmettitore presente sulla radiosonda, alimentato da una piccola batteria, raccoglie i dati e li invia alle apparecchiature di tracciamento che si trovano a terra ogni uno o due secondi. Grazie a questi costanti report, è possibile anche calcolare la velocità e la direzione del vento: il pallone-sonda, infatti, è libero di muoversi guidato dal vento e i suoi spostamenti non sono controllati da remoto.
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Fonte: World Meteorological Organization
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