Il nostro olio di oliva è in orbita, nell'ambito di un esperimento volto ad analizzare gli effetti dei viaggi spaziali sulla qualità dei prodotti alimentari
L’olio extravergine di oliva è una delle eccellenze del Made in Italy più famose e apprezzate al mondo. E ora ha valicato anche i confini del nostro Pianeta per finire…nello spazio!
Alcuni campioni di olio extravergine di oliva italiano hanno infatti raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale nell’ambito di un progetto ambizioso che si propone di studiare gli effetti della permanenza nello spazio su questo prodotto – dal punto di vista delle caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali.
I campioni di olio “in missione” saranno riportati sulla Terra dopo rispettivamente 6, 12 e 18 mesi per essere analizzati e confrontati con altri campioni di controllo lasciati a terra. In particolare, l’esperimento mira a investigare come la composizione dei metaboliti secondari – fenoli e tocoferoli (vitamina E) – venga influenzata dalla microgravità e dalle radiazioni presenti nello spazio.
I risultati, monitorati dal Centro CREA Olivicoltura Frutticoltura e Agrumicoltura, sede di Rende (Calabria), saranno utili a raccogliere nuove informazioni sulla stabilità dell’olio EVO e sulla durata di conservazione nelle condizioni ambientali spaziali, ma anche sull’influenza che i contenitori utilizzati a bordo della Stazione Spaziale Internazionale esercitano sui prodotti.
Gli oli d’oliva portati in orbita vanno ad unirsi ai quattro oli selezionati che fanno parte del bonus food scelto dall’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea Samantha Cristoforetti e dagli altri membri dell’equipaggio della missione Minerva attualmente attiva nello spazio.
Si tratta di prodotti di altissima qualità, provenienti da diverse regioni italiane, accomunati da un elevato contenuto di antiossidanti (in particolare, di fenoli dell’olivo) indispensabili per gli astronauti – sottoposti durante tutta la missione a condizioni di intenso stress fisico e psichico.
Il nostro Paese vanta un primato nel mondo per la sua agro-biodiversità, con oltre 500 varietà di olivo e 250 milioni di alberi distribuiti sul territorio nazionale. Ma non solo: è nostro anche il primato europeo nel numero di oli a denominazione di origine.
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Fonte: CREA
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