Yi Yang e Xiaodong Song, due ricercatori della Peking University di Pechino, sono giunti alla conclusione che il nucleo interno della Terra – che ruota intorno ad essa – potrebbe presto invertire la sua rotazione.
Nel 2004, un gruppo di ricercatori ha fatto una scoperta piuttosto sorprendente: il nucleo interno della Terra, ovvero la parte più profonda della struttura del nostro Pianeta, sembra ruotare indipendentemente dal resto della Terra. Secondo quanto riferito dagli scienziati, il nucleo interno ruota sì nella stessa direzione del nostro Pianeta, ma più velocemente. Ciò gli ha consentito di guadagnare un quarto di giro rispetto alla Terra nel suo complesso.
Di recente, però, ulteriori ricerche hanno suggerito che il movimento del nucleo potrebbe aver rallentato. Sulla base di questi dati, un nuovo studio è arrivato ad una conclusione ancora più sorprendente: la rotazione del nucleo potrebbe invertirsi. Ciò che sappiamo del nucleo interno della Terra deriva dalle onde sismiche.
Quando si assiste ad un terremoto, il sisma stesso invia delle increspature in tutto il Pianeta. La forma d’onda e il tempo di percorrenza delle onde sismiche vengono solitamente analizzati per “scrutare” l’interno del Pianeta. Tale approccio è usato anche per comprendere ciò che accade anche nel mantello e nella crosta.
La scoperta di Yi Yang e Xiaodong Song
Sappiamo dunque che il nucleo ruota, ma perché lo fa? Secondo i ricercatori il “responsabile” potrebbe essere il campo magnetico generato nel nucleo esterno. Gli effetti gravitazionali e di attrito, invece, tenderebbero a bilanciare e rallentare questa rotazione. Yi Yang e Xiaodong Song, due ricercatori della Peking University di Pechino, hanno analizzato le onde sismiche dei primi anni ’90, confrontandole con quelle analizzate negli anni ’60 e ’70.
In questo modo hanno compreso come la rotazione del nucleo interno si sia recentemente arrestata, fenomeno avvenuto dal 2009 circa. Anche in questo caso il perché questo sia successo e i meccanismi che influenzano tali processi rimangono ancora sconosciuti.
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Yang e Song hanno interpretato questo fenomeno come parte di un’oscillazione di sette decenni, con un precedente punto di svolta avvenuto all’inizio degli anni ’70. Da qui sono giunti alla conclusione di cui sopra: ora la rotazione del nucleo potrebbe invertirsi. I ricercatori hanno spiegato:
Le osservazioni forniscono la prova di interazioni dinamiche tra gli strati della Terra, dall’interno più profondo alla superficie, potenzialmente dovute all’accoppiamento gravitazionale e allo scambio di momento angolare dal nucleo e dal mantello alla superficie.
Al momento, dunque, le ipotesi in campo sono solo teoriche, ma una migliore comprensione dei processi e delle dinamiche che animano il nucleo interno sarebbe vista come un risultato storico per gli scienziati. Potrebbe infatti aprire la strada a diversi sbocchi, come ad esempio fornire maggiori indizi sui processi alla base del campo magnetico terrestre, la forza che protegge la vita sulla Terra da ogni tipo di radiazione nociva.
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Fonte: Nature
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