ZanzaMapp, l’app che geocalizza le zanzare

Creata ZanzaMapp, una app che metterà a disposizione in tempo reale una mappa delle zone più infestate dalle zanzare.

Dove stanno le zanzare? Te lo dice ZanzaMapp, una app che geolocalizza l’insetto nemico numero uno dell’estate. Utilizzabile da Android e presto da iOS e Windows Phone e anche via web su computer, l’originale applicazione è stata messa a punto da un team di ricercatori dell’Università Sapienza di Roma.

Sembra uno scherzo, ma in realtà ZanzaMapp è un valido strumento per conoscere le zone dove le zanzare creano maggior disagio e ottimizzare così le strategie di controllo, dal momento che i dati vanno a finire anche su una piattaforma open accessibile agli enti territoriali che dovranno poi mettere in atto interventi di disinfestazione.

E si pensa subito all’emergenza non da poco che ha creato in questi mesi il virus Zika e il rischio di trasmissione di malattie pericolose per l’uomo soprattutto da parte della zanzara tigre.

Come funziona ZanzaMapp

“ZanzaMapp” raccoglie le segnalazioni degli utenti che verranno poi incrociati con i dati rilevati dagli studiosi del settore grazie a trappole entomologiche o anche, laddove possibile, con i dati in possesso degli enti territoriali. In questo modo, si metterà a disposizione in tempo reale una mappa delle zone più infestate.

Oltre a segnalare facilmente il numero di zanzare rilevate, l’app consente di individuare il punto geografico della rilevazione, l’orario della rilevazione ed eventualmente inviare una fotografia per l’identificazione certa della specie. Inoltre, sono a disposizione anche altri servizi utili come schede informative per riconoscere le varie specie di zanzare e i rischi a esse connesse, su come combatterle e prevenirne lo sviluppo ed essere aggiornati su eventuali nuove emergenze sanitarie ad esse legate.

“I virus esotici, come il Dengue, il Chikungunya e da ultimo lo Zika, possono essere importati in Italia nel sangue di viaggiatori provenienti da aree tropicali endemiche; se i soggetti colpiti sono punti da alcune specie di zanzare presenti sul nostro territorio, prima fra tutte la Zanzara Tigre, possono trasmettere i virus alle zanzare stesse, che dopo pochi giorni possono essere a loro volta in grado di trasmetterli a un’altra persona tramite una nuova puntura: che il rischio di trasmissione di questi virus in Europa sia concreto da anni è dimostrato dall’epidemia del virus Chikungunya avvenuta in Emilia Romagna nel 2007 e da diversi recenti casi di trasmissione autoctona di Dengue in Francia e Croazia”, spiegano i ricercatori Alessandra della Torre, parassitologa coordinatrice del gruppo di Medical Entomology della Sapienza, e Beniamino Caputo, collaboratore nell’ambito di ricerche su Aedes albopictus.

“I dati raccolti sono pubblici e possono essere scaricati da chi ne fa richiesta in vari formati aperti così da poter essere utilizzati da tutti i pubblici di riferimento – spiega Cesare Bianchi, ricercatore e co-fondatore della startup universitaria GH srl – sia a scopo di monitoraggio e coordinazione delle azioni di disinfestazione sia a scopo di analisi a fini entomologici e non solo. Proprio la mancanza di informazioni condivise mi ha portato alla messa a punto di questa app: molto banalmente, affacciandomi verso la paternità, cercavo un posto dove trascorrere l’estate con la mia consorte, che fosse quanto più possibile al sicuro dal rischio Zika, e mi sono reso conto di come ci siano scarse informazioni pratiche su come gestire la presenza delle zanzare. Ho perciò deciso di mettere a frutto la mia esperienza, per metterla al servizio di un progetto come ZanzaMapp, utile per la comunità, e totalmente no-profit”.

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