Se sul tuo smartphone hai scaricato una di queste app, rimuovile il prima possibile. I tuoi dati sensibili potrebbero essere a rischio e potresti ritrovarti col conto bancario a secco a causa di un malware molto insidioso
Ritrovarsi col conto bancario prosciugato è l’incubo di tanti e purtroppo ultimamente si è concretizzato per diversi utenti anche in Italia, presi di mira da un pericoloso malware che circola dallo scorso anno. Stiamo parlando di SharkBot, un trojan bancario molto aggressivo che riesce ad infettare gli smartphone attraverso alcune applicazioni e ad intercettare i messaggi che arrivano, a monitorare le attività eseguite dall’utente e a rubare le credenziali. Il malware è persino in grado di prendere il controllo completo del dispositivo Android.
A lanciare l’allarme nel 2021 era stata la Threat Intelligente di NCC Group, che si occupa di cybersecurity. Qualche mese fa identificato la nuova versione di SharkBot, capace di acquisire i cookies mentre si accede a un conto bancario. Insomma, basta poco per ritrovarsi col conto vuoto.
Ma come evitare di essere presi di mira da SharkBot? Come spiegato dalla Threat Intelligente di NCC Group, il trojan infetta i dispositivi Android senza che ci si accorga di nulla, attraverso il download di alcune applicazioni, in particolare Mister Phone Cleaner e Kylhavy Mobile Security, scaricati dal Google Play Store da decine di migliaia di persone in tutto il mondo, divenute tutte potenziali vittime.
Mister Phone Cleaner viene utilizzata per rimuovere i file inutili presenti sul cellulare e allegerire la memoria, mentre la seconda app nasce per proteggere il dispositivo. A seguito delle segnalazioni legate al malware, le due app sono state rimosse di recente dal Play Store, ma chi le ha ancora sul proprio smartphone è ancora a rischio.
Se vi è capitato di scaricarle, quindi, il consiglio è quello di rimuovere il prima possibile per evitare di andare incontro a spiacevoli sorprese. Inoltre, in generale quando si scarica un’applicazione bisogna sempre accertarsi che siano verificate e prestare attenzione alle autorizzazioni concesse alle diverse funzioni.
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Fonte: Threat Intelligente di NCC Group
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