Sbirciare sullo smartphone nelle pause in ufficio non ricarica il cervello, lo studio

L’uso delllo smartphone mentre si prende una pausa da compiti mentalmente impegnativi non consentirebbe al cervello di ricaricarsi.

Se volete prendere una pausa in orario lavorativo, meglio non attaccarvi allo smartphone! Non ne gioverebbe, infatti, il vostro cervello, che non avrebbe il giusto tempo per ricaricarsi.

L’uso del nostro amato smartphone mentre si prende una pausa da compiti mentalmente impegnativi, infatti, non ci consentirebbe di rimetterci in riga efficacemente e anzi può determinare prestazioni peggiori.

A dirlo è uno studio della Rutgers University, secondo cui utilizzare il telefonino, insomma, impedisce al cervello di riacquistare energie.

La ricerca

I ricercatori hanno chiesto a 414 studenti universitari di risolvere una serie di 20 crucipuzzle. A metà dell’esercizio alcuni hanno fatto una pausa durante la quale era permesso usare il cellulare, altri invece avevano a disposizione solo carta o un computer. Un altro gruppo ancora non ha fatto break.

I partecipanti che hanno usato lo smartphone hanno impiegato dopo la pausa il 19% in più di tempo per risolvere gli esercizi, trovando il 22% in meno di parole, una prestazione solo leggermente migliore rispetto a chi non aveva avuto una pausa.

L’azione di mettere mano al telefono mentre si sta facendo un’altra cosa è sempre più comunedice Terri Kurzberg, uno degli autori -. È importante conoscere il costo associato a questo gesto. Noi assumiamo che non sia diverso da altri tipi di pausa, ma il telefono può portare a livelli molto maggiori di distrazione che rendono molto difficile tornare con l’attenzione a ciò che si stava facendo”.

I cellulari, insomma, possono avere questo effetto: anche solo vedere il telefonino attiverebbe pensieri di controllo (messaggi, chat…) connessione con le persone, accesso a informazioni sempre più disparate e altro. Tutta roba che, in un momento di pausa da impegni lavorativi, pesa al nostro cervello più di quanto pensiamo.

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Germana Carillo

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