Francesca Biagioli Ormai esistono applicazioni per ogni cosa e sembra che il futuro ci riservi la possibilità di utilizzare delle app intelligenti anche per utilizzi molto importanti come può essere ad esempio diagnosticare in tempo gravi malattie come il tumore al pancreas.
Ormai esistono applicazioni per ogni cosa e sembra che il futuro ci riservi la possibilità di utilizzare delle app intelligenti anche per scopi molto importanti come può essere ad esempio diagnosticare in tempo gravi malattie come il tumore al pancreas.
Di solito si fanno selfie tra amici o in solitaria ma un app messa a punto da un team di ricerca dell’università di Washington propone di scattare regolarmente una foto ad una specifica parte del corpo per valutare lo stato di salute del pancreas. Si tratta degli occhi che potrebbero rivelarsi di vitale importanza e contribuire in maniera significativa alle diagnosi precoci di tumore.
L’innovativa app si chiama Billscreen e altro non è che un sistema che permette di osservare l’accumulo di bilirubina, un sintomo molto importante che comporta l’ingiallimento della parte bianca degli occhi (la sclera) e della pelle. Nelle prime fasi di tumore al pancreas questi sintomi sono talmente lievi da non essere percepiti con facilità ma ecco allora che una semplice foto analizzata da questa applicazione potrà aiutare a capire se c’è qualcosa che non va.
Billscreen è infatti in grado, grazie ad uno speciale box, alla luce uniforme che emana e ad un algoritmo di valutare se vi è un ingiallimento sospetto.
Lo studio pilota effettuato su un campione di 70 persone ha ottenuto risultati positivi in oltre l’89% dei casi. Un risultato incoraggiante considerando che il tumore al pancreas è un killer silenzioso e quando compaiono dei sintomi evidenti è già troppo tardi.Sul tumore al pancreas potrebbe interessarvi anche:
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Le app ci aiuteranno a scoprire in tempo questo e altri tumori in modo da poter intervenire prima che sia troppo tardi? Intanto aspettiamo di vedere all’opera Billscreen che verrà presentata ufficialmente il 13 settembre all’Ubicomp 2017.
Francesca Biagioli
Foto: washington.edu
