Avete ricevuto anche voi il messaggio su Whatsapp che vi invita a conservare i semi della frutta che consumate? È una bufala e vi spieghiamo perché
Avete ricevuto anche voi il messaggio su Whatsapp che vi invita a conservare i semi della frutta che consumate? Non funzionerà e vi spieghiamo perché.
Come spesso accade, Whatsapp diventa il mezzo con cui si diffondono catene, finti sconti e fake news. Una delle ultime, diventata virale anche sui social, invita a conservare i semi di frutti come susine, pesche, nespole, ciliegie, albicocche, di asciugarle al sole e conservale in una busta di carta. A quel punto, basterà lanciarli in campagna.
Un modo per piantare nuovi alberi. Peccato però che non sia affatto così.
Ecco il contenuto integrale del messaggio:
“Vi prego di pubblicare e di aiutarmi a inoltrare questo messaggio a in modo che venga diffuso, grazie.
Presto sarà la stagione dei frutti come susine, pesche, nespole, ciliegie, albicocche etc
La mia richiesta a tutti è di NON gettare i semi nel cestino della spazzatura, ma INVECE di lavarli, asciugarli (al sole) e conservarli in una busta di carta e tenerli in macchina. Ogni volta che esci e vai in campagna, o mentre sei in viaggio e le campagne sono vuote lancia questi semi.
Se con questo semplice atto, possiamo contribuire con un solo albero ogni stagione al nostro mondo, la nostra missione di rendere verde questo mondo avrebbe successo. ???
(Il governo thailandese lo ha promosso a tutti i suoi cittadini negli ultimi anni.
Molti dei loro altri ufficiali distretti hanno condotto questa campagna in modo aggressivo, che ha avuto molto successo. Il numero di alberi da frutto in natura si è moltiplicato molte volte soprattutto nei distretti settentrionali della Thailandia. I malesi si uniscono ai thailandesi in questa brillante iniziativa per diffondere l’abbondanza nella natura e in questo modo semplice ma efficace e contribuire alle nostre prossime generazioni.)
Per favore condividi con gli altri…”
Tante le informazioni sbagliate veicolate dal messaggio. In primo luogo, è improbabile che i semi possano attecchire così facilmente.
Essi infatti restano in superficie e, privi delle cure necessarie, difficilmente riuscirebbero a crescere. Non è detto che non lo facciano, ma non è così facile come lascia intuire il messaggio.
L’altra bufala riguarda la Thailandia. Il governo thailandese avrebbe promosso questa pratica invitando tutti i cittadini a farlo. E i risultati sarebbero sensazionali, con la moltiplicazione degli alberi da frutto.
Peccato però che le cose non siano realmente così. Come vi avevamo già raccontato qualche anno fa, il paese sta facendo i conti con una forte deforestazione: sono presenti solo 6,2 milioni di km quadrati di foreste rispetto agli originari 16 milioni.
Per questo è stato lanciato il progetto Seed Bomb. Per 5 anni, verranno lanciate delle bombe seme dall’alto nel tentativo di riforestare alcune aree montuose. Esse arrivano in profondità e nella maggior parte dei casi hanno esito positivo. Hanno infatti una percentuale di successo del 70%.
Lanciare i semi dall’auto non è poi una gran soluzione. Se vogliamo davvero far crescere un albero a partire dal seme di un frutto, possiamo farlo ma prima informiamoci per bene sulle cure necessarie e sul momento migliore per farlo, senza farci abbindolare dalle tante bufale che circolano.
Tutti con le mani nella terra ma con la giusta consapevolezza!
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Francesca Mancuso