Deforestazione: ecco come i vecchi smartphone salveranno le foreste indonesiane

I vecchi smartphone fermeranno la deforestazione, o potranno quantomeno rallentarla. Come? L'iniziativa è stata ideata da Rainforest Connession, l'organizzazione no profit americana con sede a San Francisco che ha progettato un sistema per monitorare in tempo reale la foresta pluviale indonesiana registrando i rumori e segnalando alle guardie forestali di zona l'eventuale presenza di motoseghe illegali in azione

I vecchi smartphone fermeranno la deforestazione, o potranno quantomeno rallentarla. Come? L’iniziativa è stata ideata da Rainforest Connession, organizzazione no profit americana con sede a San Francisco, che ha progettato un sistema per monitorare in tempo reale la foresta pluviale indonesiana registrando i rumori e segnalando alle guardie forestali di zona l’eventuale presenza di motoseghe illegali in azione.

Rainforest Connession è la prima piattaforma che fornisce dati in tempo reale sulle attività di disboscamento nelle foreste pluviali tropicali. In questo modo, si mira a combattere il taglio abusivo degli alberi sfruttando i moderni sistemi tecnologici. Il progetto pilota utilizza degli smartphone ad energia solare appesi agli alberi e in grado di ascoltare i suoni delle motoseghe. Si comincia dalle foreste Indonesiane, dove sono già stati posizionati degli smartphone Android modificati per registrare e riconoscere i suoni delle motoseghe.

Ogni dispositivo monitora continuamente le frequenze udibili e i segnali anomali vengono trasmessi ad un database centralizzato su Internet. Gli avvisi vengono generati in tempo reale e inviati agli agenti responsabili della foresta, consentendo l’intervento in tempo reale. I dati generati attraverso questa piattaforma sono disponibili anche gratuitamente tramite un servizio web aperto (API), che consente alla comunità globale di sviluppatori di software di creare applicazioni in tempo reale.

In un primo momento, però, Rainforest Connession utilizzerà telefoni nuovi donati per la prova, anche se Topher White, l’ideatore, prevede di utilizzare cellulari riciclati forniti dagli utenti che passano ad un modello più recente di smartphone. I telefoni vengono dotati di pannelli solari appositamente progettati per sfruttare i brevi periodi in cui la luce raggiunge il suolo della foresta. I loro microfoni sono sempre attivi. Inizialmente, le notifiche saranno inviate solo ai rangers, ma White spera di rilasciare una applicazione gratuita che permetterà a chiunque di ricevere avvisi in tempo reale e sulla posizione della segnalazione. In tal modo, la sorveglianza delle foreste non solo è capillare e a basso costo, utilizzando i vecchi smartphone, ma è condivisa a livello globale.

L’Indonesia perde ogni anno oltre un milione di ettari di foresta, secondo una stima di Rainforest Action Network. La foresta pluviale del paese è la terza più grande del mondo e ospita molte specie autoctone di piante e animali. Ma più della metà è stata cancellata dal 1960 ad oggi.

Per la sua prova iniziale, Rainforest lavorerà con il gruppo Kalaweit per testare 15 impianti telefonici in 25.000 ettari nella riserva di Air Tarusan, a Sumatra.

Francesca Mancuso

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