in Giappone, la Tepco, l'operatore della centrale di Fukushima, ha chiesto alla Nintendo di cambiare i parametri che fanno apparire i personaggi di Pokémon Go attorno al perimetro dei tre reattori nucleari di Daichi. Per ovvie ragioni, l’Autorità per la sicurezza nucleare nipponica ha infatti inviato un messaggio in cui si richiede di mantenersi a debita distanza dagli impianti nucleari durante le funzioni del gioco. Anche il Comune di Nagasaki avrebbe fatto la stessa richiesta all'azienda di elettronica, ma per ora senza ottenere risposta
in Giappone, la Tepco, l’operatore della centrale di Fukushima, ha chiesto alla Nintendo di cambiare i parametri che fanno apparire i personaggi di Pokémon Go attorno al perimetro dei tre reattori nucleari di Daichi. Per ovvie ragioni, l’Autorità per la sicurezza nucleare nipponica ha infatti inviato un messaggio in cui si richiede di mantenersi a debita distanza dagli impianti nucleari durante le funzioni del gioco. Anche il Comune di Nagasaki avrebbe fatto la stessa richiesta all’azienda di elettronica, ma per ora senza ottenere risposta.
Pokemon Go è diventata una vera e propria mania. Ed è talmente invadente che da Fukushima a Giacarta, passando per il Memoriale della Shoah di Berlino e il Museo dell’Olocausto di Washington, qui e lì per vari motivi, hanno ben pensato di metterlo all’indice.
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Ma andiamo con ordine. Cos’è Pokemon Go e perché lo hanno vietati ai quattro angoli del pianeta?
Pokemon Go altro non è che un’app per smartphone basata sulla realtà aumentata: ogni giocatore, dopo aver lanciato l’applicazione sul proprio dispositivo, deve muoversi nell’ambiente che lo circonda e usare vari strumenti per catturare i Pokemon in cui si imbatte.
La testa nel telefonino, in pratica, una roba ben espressa in questo disegno di Pawel Kuczynski:
E così fioccano qua e là dei divieti alla caccia dei Pokemon. Se già nei giorni scorsi il mondo islamico ha chiarito le sue prese di posizione piuttosto nette, paragonando l’app agli alcolici e paventando il rischio che possa diventare un’ossessione per gli utenti, spingendoli a trascurare lavoro e preghiera, anche in Italia Telefono Azzurro ha lanciato l’allarme sui pericoli per i più giovani.
Un po’ diverse, invece, le ragioni che hanno spinto i vertici del Memoriale della Shoah di Berlino ad invitare cittadini e visitatori ad avere rispetto della sacralità del luogo: “Tenete un atteggiamento appropriato e dignitoso, Pokemon Go qui è inadeguato”.
Anche negli States non sono stati da meno e al Museo dell’Olocausto di Washington e nei pressi del cimitero di Arlington, in Virginia, sono spuntate zone off-limits, con tanto di cartello di divieto per gli inseguimenti ai mostriciattoli Pokemon. Per non parlare, infine, dei divieti mossi dal Dipartimento di Polizia di Darwin, in Australia, e della creazioni di alcune aree, le cosiddette “Pokestop” (basi militari, musei e, per i conducenti di bici e veicoli a motore, a rischio incidente, autostrade), che anche in Spagna sono state istituite a beneficio di tutti.
Steve Cutts – Gotta catch ’em all
Insomma, giocre a Pokemon Go, per chi ne è appassionato, è un vero spasso. Ma bisogna stare attenti a non farlo ovunque e in qualsiasi momento.
Germana Carillo