Simona Falasca Solitamente non è bene lasciare il proprio cellulare al sole o a contatto con fonti di calore. E' la prima avvertenza che trova nelle istruzioni di tutti i telefonini. Ma non nel Nokia E-cu che invece proprio dal calore trae la sua alimentazione. Si tratta del concept realizzato dal designer londinese Patrick Hyland che, attraverso un termogeneratore integrato è in grado di ricaricarsi gratis semplicemente portandolo in tasca o collocandolo su un termosifone.
Solitamente non è bene lasciare il proprio cellulare al sole o a contatto con fonti di calore. È la prima avvertenza che trova nelle istruzioni di tutti i telefonini. Ma non nel Nokia E-cu che invece proprio dal calore trae la sua alimentazione.
Si tratta del concept realizzato dal designer londinese Patrick Hyland che, attraverso un termogeneratore integrato è in grado di ricaricarsi gratis semplicemente portandolo in tasca o collocandolo su un termosifone.
Già dal nome dato a questo cellulare è insita la sua vocazione “verde”: E sta infatti per “environment” – ambiente in inglese – mentre Cu, come ricorderete dai tempi della scuola o dalle parole crociate di Bartezzaghi, è il simbolo del rame, da sempre noto conduttore di calore.
Anche il design gioca molto su questo metallo e sulla sostenibilità: così la scocca ne è completamente rivestita per permettere di sopportare le alte temperature e il motivo richiama molto l’idea di “terra” secca, arsa, che rappresenta proprio l’effetto del calore sull’ambiente, richiamando quindi l’attenzione sui problemi della desertificazione e del global warming.
È stimato, infatti, che i caricabatterie dei telefonini producono circa 51.000 tennellate di rifiuti all’anno oltre che i gas serra emessi dall’energia elettrica necessaria per ricaricare i cellulari e che verrebbero meno con il Nokia E-cu.
Un dubbio però si insinua nella nostra mente. Pur apprezzando di gran lunga il principio, vista la diffusione mondiale dei telefonini e soprattutto la scarsità di rame, nonché il veloce sviluppo di Paesi emergenti come Cina e India, può essere davvero considerato il rame una soluzione? Probabilmente no, ma rimane fermo che l’idea del termogeneratore integrato all’interno per produrre energia elettrica possa rappresentare un’idea che le Case Produttrici potrebbero cavalcare.
Simona Falasca
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