Furto di dati per i clienti ho. mobile, quali rischi e cosa fare

La ho. mobile, operatore del gruppo Vodafone Italia, annuncia che sono stati sottratti illegalmente alcuni dati dei propri clienti.

Attività informatica illecita da parte di ignoti”: così la ho. mobile, operatore del gruppo Vodafone Italia, annuncia ufficialmente che sono stati sottratti illegalmente alcuni dati dei propri clienti, precisando si tratti soltanto di dati anagrafici e tecnici delle SIM.

Vittima di un attacco informatico (attacchi che tra l’altro si sono intensificati e accelerati durante la pandemia), l’azienda ha già sporto denuncia alla Autorità inquirente e informato il Garante della Privacy, con i quali sta lavorando in stretto contatto.

Dalle ulteriori verifiche effettuate, che sono tuttora in corso – scrivono in una comunicazioneemerge che sono stati sottratti illegalmente alcuni dati di parte della base clienti con riferimento solo ai dati anagrafici e tecnici della SIM. L’azienda comunica che non sono stati in alcun modo sottratti dati relativi al traffico (sms, telefonate, attività web, etc.), né dati bancari o relativi a qualsiasi sistema di pagamento dei propri clienti”.

Il furto, quindi, riguarderebbe esclusivamente i dati anagrafici (nome, cognome, numero di telefono, codice fiscale, email, data e luogo di nascita, nazionalità e indirizzo) e tecnici della Sim, mentre non sono sottratti dati relativi al traffico (telefonate, Sms, attività web o altro) né dati bancari o relativi a qualsiasi sistema di pagamento dei clienti.

Bene ma non benissimo, se si considera che, secondo quanto era emerso in un primo momento, tra i dati tecnici delle SIM appaiono i codici Iccid di 19 cifre che identificano in modo univoco le SIM stesse e potrebbero essere sfruttati da malintenzionati per prendere il controllo dei numeri di telefono e sottrarre informazioni delicate.

A rendere noto il furto era stato lo scorso 28 dicembre l’account Twitter Bank Security, facendo riferimento alla vendita sul cosiddetto dark web di un database che corrisponderebbe alla totalità dei clienti ho. mobile (2,5 milioni). La società aveva inizialmente affermato di non aver “avuto evidenze di accessi massivi ai propri sistemi informatici”, ma poi sono seguite ulteriori verifiche.

E chi volesse mettersi al sicuro?

Chi volesse sostituire la propria SIM, potrà farlo gratuitamente nei punti vendita.

Qualora i clienti vogliano comunque procedere alla sostituzione della propria SIM, potranno richiederne la sostituzione gratuita presso i punti vendita autorizzati – precisano da ho. mobile. Stiamo assistendo a diversi fenomeni speculativi sui social network e pertanto invitiamo i clienti a verificare direttamente con i canali ufficiali di ho. mobile (sito, app , call center) ogni informazione ed eventuale esigenza di supporto”.

Fonte: ho. mobile comunicazione

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