Class action contro Samsung e Apple: la memoria dei dispositivi è minore di quanto dichiarato

Altroconsumo ha deciso di lanciare una class action nei confronti di due colossi dell’elettronica: Apple e Samsung accusati di mentire rispetto alla memoria di smartphone e tablet che in realtà sarebbe minore di quanto dichiarato

Altroconsumo, da sempre impegnato nella lotta alle frodi ai danni dei consumatori, questa volta ha deciso di lanciare una class action nei confronti di due colossi dell’elettronica: Apple e Samsung.

I due noti marchi sono accusati di mentire rispetto alla memoria di smartphone e tablet che in realtà sarebbe minore di quanto dichiarato. Il problema è che circa un terzo della memoria di questi dispositivi è fin da subito occupata dal sistema operativo, da applicazioni preinstallate e da altre personalizzazioni scelte dal produttore.

C’è quindi già in partenza una buona parte della memoria che non può essere utilizzata dal consumatore per le sue attività e ciò può comportare anche difficoltà nell’aggiornamento del sistema operativo.

La class action si propone di far recuperare ai clienti di Samsung e Apple quanto speso in più per quella parte della memoria impossibile da utilizzare eppure dichiarata tra le caratteristiche dei prodotti in commercio.

Non è la prima volta che ci si accorge che memoria dichiarata e memoria effettiva si distanziano troppo. Già nel 2014 Samsung si era visto recapitare una sanzione di un milione di euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, all’epoca il noto marchio era stato accusato di aver volutamente modificato i dati relativi alla memoria dei dispositivi.

Questa volta anche Apple è sotto accusa. Altroconsumo nelle sue indagini ha infatti rilevato una discrepanza tra la memoria dichiarata e quanto effettivamente sarebbe utilizzabile dai consumatori (arriverebbe fino al 40% in meno). È per questo che attraverso la class action si potrà richiedere un rimborso variabile a seconda del dispositivo acquistato per un massimo di 304 euro.

Tramite Altroconsumo sarà anche possibile segnalare altri dispositivi se si riscontrerà la stessa alterazione dei dati dichiarati al momento dell’acquisto.

Per maggiori informazioni clicca qui

Francesca Biagioli

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