Cellulari e tumori: arriva la prima denuncia al Governo. Urgono nuove regole

Depositata al Tar del Lazio una causa che chiede nuove regole a difesa dei consumatori ignari del fatto che l'utilizzo scorretto dei cellulari può essere pericoloso per la salute

Cellulari e tumori al cervello, quale correlazione? Si tratta di una questione molto dibattuta negli ultimi anni ma poco nota al largo pubblico. Attualmente la Apple, associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog, chiede che siano fissate nuove regole a difesa dei consumatori ignari del fatto che l’utilizzo di questi dispositivi può essere pericoloso per la salute. E scatta la prima denuncia al Governo.

Diverse ricerche hanno evidenziato come i cellulari, se usati frequentemente e per anni, aumentano il rischio di ammalarsi di tumore al cervello e c’è stata addirittura una sentenza della cassazione che ha confermato il nesso tra telefonini e insorgenza di questa malattia. La Apple, insieme a Innocente Marcolini, noto alle cronache proprio perché fu il protagonista di quella prima sentenza della cassazione, hanno depositato una causa al Tar del Lazio contro i ministeri dell’Ambiente, della Salute, dello Sviluppo economico e della Ricerca.

Secondo l’associazione, le istituzioni sono colpevoli di non rendere nota a tutti la pericolosità di utilizzare i cellulari senza auricolare. Questo problema riguarda potenzialmente 40 milioni di italiani, molti più dunque di quelli che fumano e che sono ben avvisati della pericolosità della loro insana abitudine.

Nella causa depositata, l’associazione chiede che sui cellulari, come avviene per i pacchetti di sigarette, compaia la scritta “Può nuocere alla salute”, che siano vietate tutte le pubblicità in cui compaiono persone che usano cellulari senza auricolare o vivavoce e che venga vietato l’utilizzo ai minori. Quello che serve, urgentemente, è una campagna informativa capillare che possa raggiungere tutti e che informi dettagliatamente sui rischi di un utilizzo scorretto del cellulare.

«Il ministero della Salute – ha dichiarato il presidente di Apple, Laura Masiero – a parte una risibile paginetta su internet, si è sempre rifiutato di provvedere, nonostante le autorità internazionali più volte abbiano invitato a fare informazione».

Francesca Biagioli

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