“Miliardi di consumatori sono stati consapevolmente fuorviati sui reali limiti di esposizione alle onde elettromagnetiche nell’utilizzo dei cellulari a contatto col corpo, tenuti in tasca, in mano o nel reggiseno”. Lo scandalo è il PhoneGate scoppiato in Francia nel 2017 e raccontato da Maurizio Martucci in esclusiva su Oasi sana.
“Miliardi di consumatori sono stati consapevolmente fuorviati sui reali limiti di esposizione alle onde elettromagnetiche nell’utilizzo dei cellulari a contatto col corpo, tenuti in tasca, in mano o nel reggiseno”. Lo scandalo è il PhoneGate scoppiato in Francia nel 2017 e raccontato da Maurizio Martucci in esclusiva su Oasi sana.
Che cos’è il PhoneGate? Lo scorso anno Marc Arazi, medico ha relazionato durante un Forum Internazionale con dati alla mano preoccupanti del rapporto con la tecnologia.
“Per più di 20 anni i produttori potrebbero aver messo sul mercato telefoni cellulari rischiosi per la salute e la sicurezza degli utenti. Diverse centinaia di milioni di modelli di cellulari e Smartphone di Apple, Samsung, Nokia, Alcatel, LG, Huawei, Sony, HTC, Motorola, Blackberry hanno fatto registrare valori preoccupanti”.
Secondo Arazi i valori SAR, ovvero i limiti di emissione elettromagnetica era superiori a quelli stabiliti dall’Ue in 9 telefoni su 10. Alcuni cellulari hanno superato da 3 a 4 volte i valori limite”.
Martucci riprende il discorso in “Manuale di autodifesa per elettrosensibili” (Terra Nuova Edizioni) dicendo appunto che:
“Si tratta dell’unita di misura individuata per lo standard di sicurezza del telefono cellulare, creato su un limite soglia dedotto empiricamente dagli effetti termici, stabilito cioè non sulla possibile reazione umana registrata al momento dell’impatto con l’elettrosmog, ma sull’analisi di un campione di manichini riempito di gel, i phantoms, i cosiddetti fantasmi, che mimerebbero il punto di surriscaldamento registrato sulla materia vivente (ma noi non siamo manichini!)”.
Quindi come possiamo fidarci di simulazioni in laboratorio realizzate con fantocci che non tengono conto di peso, altezza e capacità elettrica dell’individuo?
Lo stesso Arazi, chiarisce: “Gli standard di controllo per la SAR non sono un metodo affidabile per determinare il livello di radiazione semplicemente perché la distanza alla quale il tronco SAR e le estremità del corpo sono misurate non è realistica”.
E ancora:
“Il limite SAR è di 2,0 W / kg in media su 10 grammi di tessuto umano per 6 minuti di esposizione alla testa, al tronco e agli arti” ha detto a Cracovia Arazi. Per l’esposizione dell’intero corpo, la soglia SAR cosiddetta ‘corpo intero’ è di 0,08 W / kg, media per tutto il corpo. Negli Stati Uniti, in Canada e in altri 17 paesi, la Federal Communications Commission (FCC) ha richiesto dal 1998 che i telefoni commercializzati adottassero un livello SAR inferiore a 1,6 watt per chilogrammo (W / kg) in media su 1 grammo di tessuto umano per 6 minuti di esposizione per la testa e il tronco e 30 minuti per gli arti”.
Ebbene come riporta Oasi Sana, in Francia nel 2015 l’Agenzia nazionale delle frequenze (ANSES) testò i cellulari disponibili sul mercato, evidenziando come su 95 telefoni cellulari, acquistati a campione dai negozi di vendita regolarmente autorizzati, ben l’89% faceva registrare un tasso di assorbimento specifico (SAR) superiore a 2,0 W / kg, ovvero con il 25% del valore SAR superiore addirittura al doppio, a ben 4,0 W / kg.
Adesso attraverso la PhoneGate Alert si indaga sulle ripercussioni sulla salute umana.
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