Batterie in alluminio low cost che ricaricano lo smartphone in un minuto

Un nuovo tipo di batteria flessibile agli ioni di alluminio per smartphone e dispositivi elettronici che si ricaricherà in un minuto, con un buon risparmio economico e un occhio di riguardo verso l'ambiente.

Un nuovo tipo di batteria flessibile agli ioni di alluminio per smartphone e dispositivi elettronici che si ricaricherà in un minuto, con un buon risparmio economico e un occhio di riguardo verso l’ambiente.

È quanto promettono gli studiosi chimici dell’Università di Stanford, che hanno messo a punto degli accumulatori di ultima generazione fatti proprio in alluminio.

Destinati a rimpiazzare quelli tradizionali, con buona pace, ormai, di quelli alcalini (disastrosi per l’ambiente), gli accumulatori agli ioni di alluminio, secondo quanto riportato dallo studio, saranno caratterizzati da un basso costo (il prezzo dell’alluminio è inferiore rispetto a quello del litio), da un ciclo di vita decisamente lungo rispetto alle attuali batterie e da una ricarica rapidissima.

Nella nuova batteria l’alluminio forma l’anodo, ovvero il polo negativo. Per il catodo (polo positivo), i chimici californiani hanno posto un foglio di grafite che è economico e gestisce al meglio il flusso di elettroni. I due elettrodi, anodo e catodo, sono immersi in una soluzione salina non infiammabile, liquida a temperatura ambiente, e il tutto può essere chiuso in una bustina flessibile.

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Il prototipo, che non è soggetto a surriscaldamento e ad autocombustione, ha sopportato 7.500 cicli di ricarica senza perdere potenza. Superate anche le batterie agli ioni di litio, allora? Certo è che è sempre più urgente la necessità di avere delle batterie dalla lunga carica che accumulino energia anche a lungo termine, anche in prospettiva di una nuova visione green di alcuni settori chiave: le batterie agli ioni di alluminio per esempio hanno, in effetti, tutte le potenzialità di cambiare in futuro anche il panorama delle reti elettriche cittadine e della mobilità.

Ma è tutt’oro quel che luccica? L’alluminio è certo un metallo molto abbondante, ma non esattamente economico da estrarre e purificare. Solo in Paesi dove l’energia elettrica costa poco si potrebbe affrontare un discorso simile: il Canada, per esempio, è il maggiore importatore di bauxite (che è il minerale dal quale si estrae l’alluminio) ed è il principale esportatore di alluminio. Questo metallo ha comunque dalla sua il fatto di essere riciclabile al 100% al prezzo del 5% dell’energia necessaria alla produzione di alluminio primario. Questo, pare, basti a renderlo particolarmente economico.

Germana Carillo

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