L’Antitrust multa il colosso bancario Crédit Agricole per pratiche commerciali scorrette

L'applicazione per smartphone avrebbe guidato insistentemente il consumatore alla scelta del bonifico istantaneo, più costoso di quello normale

Secondo l’associazione Antitrust Crédit Agricole Italia, sezione del colosso bancario francese, avrebbe condizionato i suoi clienti a scegliere un’opzione più costosa, sottoponendoli nuovamente alla scelta anche dopo che questi avevano già espresso la loro preferenza: nel dettaglio, la banca suggeriva al cliente l’opzione del bonifico istantaneo (certamente più vantaggiosa, ma anche più costosa) anche dopo la selezione della modalità di bonifico ordinario.

Si tratterebbe, secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, di una pratica commerciale scorretta e per questo motivo sanzionata con una multa di un milione di euro: dopo aver selezionato l’opzione del bonifico ordinario, al cliente veniva riproposta la scelta fra bonifico istantaneo (presentato nella prima casella, di colore verde) e bonifico ordinario (presentato nella seconda casella, di colore bianco e quindi meno evidente rispetto alla prima). Un cliente poco attento era portato quindi a spuntare la prima casella, acconsentendo di fatto all’opzione più costosa.

Secondo l’Autorità – come si legge in un suo comunicato – la banca ha limitato la libertà di comportamento dei consumatori in relazione alla scelta della tipologia di bonifico online da utilizzare e li ha condizionati a scegliere il bonifico istantaneo, più oneroso rispetto a quello ordinario. L’Autorità ha ritenuto che tale condotta costituisca una violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del Consumo perché idonea a esercitare un indebito condizionamento e a limitare considerevolmente la libertà del consumatore medio in relazione alla scelta della tipologia di bonifico.

La banca francese, che ha già provveduto a rivedere la modalità di pagamento del bonifico, si difende affermando che il bonifico istantaneo era solo “suggerito” e non imposto obbligatoriamente ai clienti dell’app. Ma su questo l’Antitrust accusa: la riproposizione della scelta e la destinazione della casella preimpostata all’accettazione del bonifico istantaneo non sarebbero altro che modalità di sollecitazione insistente che in qualche modo condizionano il consumatore a privilegiare l’opzione più costosa per effettuale il bonifico.

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Fonte: Autorità garante della concorrenza e del mercato

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