Il nuovo sistema operativo Android permetterà di sapere se un'app sta utilizzando microfono o fotocamera ogni volta che la utilizziamo
Il nuovo sistema operativo per smartphone Android permetterà di sapere se un’app sta utilizzando microfono o fotocamera ogni volta che la utilizziamo
Il sistema operativo Android 12 di Google si sta diffondendo su sempre più dispositivi: dopo aver aperto ai nuovi Pixel, ora anche alcuni modelli Samsung Galaxy, OnePlus, OPPO e RealMe hanno accesso a questo nuovo sistema operativo. Fra le novità più importanti del sistema di Google, aggiornamenti sul tema della privacy, che permetteranno agli utenti di limitare l’accesso di Google a informazioni personali ma anche a dati registrati da microfono e fotocamera del dispositivo.
Non siamo ancora ai livelli di protezione adottati dal sistema Apple IOS, che rendono gli iPhone strumenti molto sicuri dal punto di vista della privacy e della protezione dei dati, ma anche Google sta facendo passi avanti importanti in questo senso. La prima innovazione è senza dubbio la nuova piattaforma dedicata alla gestione della privaci – la Privacy Dashboard – accessibile attraverso il menu delle Impostazioni.
Oltre a questo, l’utente potrà facilmente controllare le app che hanno accesso a fotocamera e microfono del dispositivo ogni volta che queste vengono utilizzate. Spesso, infatti, diamo il nostro consenso all’utilizzo dei dati provenienti da microfono e fotocamera con leggerezza, quando installiamo un’applicazione, e poi ci dimentichiamo di aver autorizzato un certo utilizzo dei nostri dati personali. Con questa novità di Android 12, invece, ogni volta che apriamo una certa applicazione ci verrà ricordato, attraverso un’icona verde in alto a destra sul nostro schermo, che l’app è autorizzata a usare la fotocamera o il microfono del nostro dispositivo (o entrambi). Ma non solo: trascinando verso il basso il menu a tendina generato da questa piccola icona, potremo anche scegliere di sospendere momentaneamente il nostro consenso all’uso dei dati personali – se vogliamo che la nostra sospensione diventi definitiva, dobbiamo invece bloccare i permessi indesiderati attraverso il pannello delle Impostazioni dell’app. (Leggi anche: Come disattivare i microfoni delle app per tutelare la nostra privacy (e non essere inondati di pubblicità personalizzate))
Altre limitazioni riguardano lo scambio di informazioni fra il nostro dispositivo e il motore di ricerca Google – come, per esempio, la cronologia delle ricerche o dei video visti su YouTube, le attività svolte, i luoghi visitati, la geo-localizzazione: l’accesso a tutti questi dati potrà essere parzialmente limitato o inibito del tutto al motore di ricerca, che disporrà così di meno informazioni per “plasmare” le sue proposte (pubblicitarie e non) su misura per noi.
Infine, con il nuovo Android 12 sarà possibile non dare più il proprio consenso al tracciamento del proprio profilo per ricevere pubblicità e annunci mirati. Sappiamo che ogni smartphone Android dispone di un codice identificativo ID che Google utilizza per identificare uno specifico profilo pubblicitario, nato dalla somma delle ricerche, degli acquisti e delle abitudini di utilizzo del possessore. Se non vogliamo più consentire a Google di “spiare” le nostre abitudini e le nostre preferenze a fini pubblicitari, possiamo sostituire la nostra sequenza ID con una serie di zero: in questo modo il dispositivo sarà irriconoscibile.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Android
Ti consigliamo anche:
- Svolta in Google Maps: consiglierà in automatico il percorso meno inquinante (che non sempre è il più rapido)
- Attenzione ai microfoni sempre accesi degli smartphone! Il Garante per la Privacy apre un’istruttoria sulle app che ci “spiano”
- Le 10 migliori app per rendere la tua vita più sostenibile un click alla volta