Piegare 40 capi di abbigliamento in un’ora: è la sfida raccolta da questo sorprendente robot piegatore di biancheria a “due braccia”
C’è veramente qualcuno a cui piace fare il bucato? Certo, per lavare i vestiti c’è la lavatrice, ma una volta asciutti devono essere piegati e qui viene il “bello”. Ecco però che in questo caso ci può venire incontro il nuovo metodo robotico per piegare i vestiti a velocità record, sviluppato dai ricercatori del laboratorio AUTOLAB della UC Berkeley.
Chiamato SpeedFolding, piega letteralmente alla velocità della luce (per essere pensato per un robot). Ha l’aspetto di un tronco con due braccia e, grazie alla visione computerizzata, a una rete neurale chiamata BiManual Manipulation Network (BiMaMa-Net) e a una coppia di bracci robotici industriali, è in grado di piegare da 30 a 40 capi di abbigliamento posizionati in modo casuale all’ora, completandoli generalmente in due minuti ciascuno.
Si tratta di un sistema a due mani, invece che una sola
Una pila di 40 vestiti piegati in un’ora non è rivoluzionaria rispetto a un essere umano, ma tecnologicamente è attualmente la più efficiente. Secondo gli autori di questo studio, infatti, i precedenti metodi di piegatura robotizzata degli indumenti raggiungevano solo “3-6 FPH” (cioè “pieghe all’ora”).
Oltre alla velocità di esecuzione del robot, i ricercatori descrivono la piegatura di un indumento come una sfida di lunga data per i robot. I vestiti possono essere molto stropicciati e disposti in un mucchio che li rende “disordinati”.
È stato quindi necessario inventare un sistema a due mani (utilizzando entrambe le mani) in grado di afferrare un indumento disposto in qualsiasi configurazione. Il robot avrebbe poi lisciato l’indumento stropicciato e lo avrebbe piegato lungo le linee di piegatura preferite dai ricercatori. Secondo gli autori, i precedenti metodi di piegatura robotica degli indumenti erano invece incentrati sulla manipolazione con un solo braccio.
È stato usato il robot YuMI IRB 14.000
Prima di piegare, il sistema deve esaminare lo stato iniziale dell’indumento (utilizzando una telecamera aerea) e calcolare dove afferrarlo con i due bracci per portarlo alla fase successiva desiderata del processo di piegatura.
Per ottenere questo risultato, la rete neurale BiMaMa-Net ha imparato a piegare gli indumenti dopo aver studiato 4.300 esempi umani e assistiti da macchine. Il risultato di questo apprendimento è una percentuale di successo del 93%. Inoltre, SpeedFolding è in grado di generalizzare (applicare ciò che ha imparato) a indumenti di materiale, forma o colore diversi da quelli con cui si è allenato.
Per svolgere questo compito, i ricercatori hanno utilizzato il robot industriale a doppio braccio YuMI IRB 14.000, le cui punte delle dita sono dotate di pinze estese da piccoli denti stampati in 3D per migliorare la presa. Tuttavia, è difficile immaginare questo robot nelle nostre case, poiché costa ben 58.000 dollari. La tecnica potrebbe tuttavia essere applicata alla robotica domestica a prezzi più accessibili.
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