Apre ufficialmente i battenti la quarta edizione della Maker Faire Rome, la kermesse tecnologica che promette di far prendere forma al futuro. Per l’occasione e fino al 16 ottobre la capitale si trasforma in un laboratorio di innovazione.
Apre ufficialmente i battenti la quarta edizione della Maker Faire Rome, la kermesse tecnologica che promette di far prendere forma al futuro. Per l’occasione e fino al 16 ottobre la capitale si trasforma in un laboratorio di innovazione.
40 Paesi presenti, oltre 700 progetti selezionati, decine di workshop ed eventi con speaker di settore e ancora, droni, stampa 3D, big data, education, digital fabrication, realtà aumentata, robot, new manufacturing, innovazione open source, healthcare.
Sei in tutto i padiglioni dove curiosare le innovazioni futuristiche. Tra le tante, ne abbiamo scelte alcune che fanno bene al nostro Pianeta, permettono di risparmiare energia e denaro, di riciclare, di dare risposte concrete a problemi come la carenza di risorse idriche. Ma la prima fa bene soprattutto al cuore ed il tavolo da biliardo adeguato alle esigenze delle persone con disabilità motoria. L’invenzione della Mbm biliardi permette di adattare l’altezza del tavolo senza modificare il piano di gioco.
“Questo prototipo innovativo è il frutto di una proficua collaborazione che ha visto l’Ap protagonista nella realizzazione di un progetto inclusivo in questo ambito sportivo Il raggiungimento di questo obiettivo consentirà di garantire a tutti gli appassionati pari opportunità di accesso a questo bellissimo sport, e la possibilità di gareggiare anche nelle competizioni di più alto livello”, dichiara Daniele Stavolo, presidente dell’Associazione paraplegici di Roma e Lazio.
Le novità del Maker Faire che fanno bene all’ambiente
C’è poi la Warka water, cioè la torre che produce acqua creata dall’architetto Arturo Vittori con l’obiettivo di dare una risposta alla drammatica carenza d’acqua che affligge tante zone del Pianeta. Il primo progetto pilota è stato realizzato a maggio 2015 in Etiopia, mentre il prossimo sarà ad Haiti a inizio 2017.
Affidandosi soltanto a fenomeni naturali come la gravità, la condensazione e l’evaporazione, senza quindi l’utilizzo di energia elettrica, la Torre Warka Water raccoglie pioggia e cattura rugiada, nebbia e minuscole particelle di umidità sfruttando l’escursione termica giorno/notte e le trasforma in acqua potabile, riuscendo a fornire circa 100 litri di acqua al giorno.
Ancora Watly, il primo prototipo di computer termodinamico al mondo, assemblato da un network di artigiani tecnologici provenienti da tutta Italia, che hanno lavorato da remoto, coordinati dall’ideatore Marco A. Attisani.
Watly è in grado, attraverso l’energia solare, di purificare l’acqua da ogni forma di contaminazione (chimica, fisica, batteriologica) fornendo, al tempo stesso, energia e connessione Internet. Il tutto senza l’uso di filtri o membrane: depura, infatti, acqua attraverso il principio fisico della distillazione a termocompressione e produce energia da pannelli fotovoltaici.
E infine, tra le 700 invenzioni c’è anche BiroRobot, il consulente risparmia energie che con i suoi occhi a infrarossi e un algoritmo interno, valuta tutte le cattive abitudini energetiche e indica le soluzioni per rendere le bollette più leggere del 20%.
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Il robot, brevettato da Marco Santarelli, è stato già sviluppato e testato. Sarà adesso ottimizzato e realizzato in due versioni, una per una stima energetica dell’ambiente domestico, l’altra per strutture industriali.
“BiroRobot rappresenta uno strumento educativo che permette alle persone, inclusi i bambini, di diventare più consapevoli dei propri comportamenti rispetto all’energia. Inoltre può essere uno strumento di stima energetica professionale per le aziende, consigliando misure potenziali per la riduzione di consumo energetico e costi relativi, migliorando anche la produttività dello stabilimento”, – ha detto Marco Santarelli.
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Dominella Trunfio