Anche Adobe si adegua e introduce la propria intelligenza artificiale su Photoshop, ma dando comunque la possibilità agli utenti di dar sfogo alla propria creatività
- Mentre i generatori di immagini basati sull’intelligenza artificiale continuano a guadagnare terreno, l’editore di software grafici Adobe ha appena annunciato che sta sviluppando la propria IA generativa direttamente integrata nel suo iconico software di editing Photoshop.
Per il momento, Adobe sta lavorando a una versione beta intitolata Generative Fill, che integra il suo generatore artistico basato sull’intelligenza artificiale, Adobe Firefly. Lo scopo di questa nuova funzione è quello di contrastare gli attuali generatori come Dall-E e Midjourney, ben noti al grande pubblico.
Viene sempre data la possibilità di essere creativi
L’azienda americana vuole anche fare la sua parte per stare al passo con i tempi, per cui ha anche ideato uno strumento in grado di creare immagini a partire da query di testo chiamate prompt. Ma c’è un dettaglio che lo distingue da tutti gli altri.
Consente infatti agli utenti di adattare l’illuminazione e lo stile delle immagini. Inoltre permette di aggiungere e rimuovere elementi e di apportare modifiche rapide utilizzando strumenti intuitivi. Adobe ha dunque compiuto una scelta ben precisa: ha fatto in modo di combinare le funzionalità native di Photoshop con quelle dell’intelligenza artificiale.
Un’idea innovativa per far sì che gli appassionati del software di editing siano più inclini a utilizzare questa tecnologia, senza però allo stesso tempo far credere loro che ciò vada a compromettere la propria creatività.
Generative Fill sta riscontrando molta curiosità
Tramite la nuova versione sarà possibile sarà possibile selezionare il tool IA con la funzione di Generative Fill, con la possibilità di espandere il contenuto grafico di un’immagine oppure aggiungere nuovi elementi.
Tale funzione agirà sui livelli presenti all’interno di un progetto e potrà creare nuovi elementi grafici consentendo agli utenti di scegliere tra tre diverse opzioni. L’applicazione potrà anche creare da zero il contenuto mancante in un’immagine, grazie all’intelligenza artificiale addestrata proprio per questo scopo.
Disponibile ufficialmente in versione beta da sei settimane, Generative Fill sta senza dubbio riscontrando molta curiosità. È infatti il miglior lancio dell’azienda da diversi anni a questa parte, avendo attirato più di 100 milioni di utenti attivi nella sua versione beta. Se i test si dimostreranno positivi, si prevede un lancio al grande pubblico nella seconda metà dell’anno.
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Fonte: Adobe
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