Sai come ci si sente nel corpo acciaccato di un anziano? Dal MIT la tuta che riesce a simularlo (ideata per un valido motivo)

Il MIT di Boston ha creato uno strumento ribattezzato AGNES composto da tuta, occhiali, guanti, pesi, elastici e scarpe pensati per far sperimentare gli acciacchi della vecchiaia. È stato ideato con l’obiettivo di creare empatia, ma anche per migliorare la vita di tutti i giorni degli anziani.

Quando gli anni avanzano, gli acciacchi iniziano a farsi sentire. Con il passare del tempo, tutte le attività che prima si svolgevano ad occhi chiusi diventano montagne da scalare ogni giorni. Mal di schiena, male alle gambe, il rischio di inciampare spesso, la fatica: sono tutte “lamentele” che abbiamo sentito dire ai nostri nonni o ai nostri genitori. Ci si sforza di capirli e aiutarli, ma calarsi nei panni di chi ha tanti anni più di noi è molto difficile.

E proprio per creare empatia il MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston ha ideato uno strumento molto particolare. AGNES (l’acronimo di Age Gain Now Empathy System) è composto da tuta, occhiali, guanti, pesi, elastici e scarpe e serve ai più giovani per – letteralmente – sperimentare la vecchiaia. Chi li indossa, infatti, vivrà sulla propria pelle il peso degli acciacchi dovuti all’età. Joseph Coughlin, direttore del MIT AgeLab, ha spiegato:

Usiamo AGNES per far sperimentare a ricercatori e studenti la frustrazione e la fatica che provano spesso gli anziani.

Ogni oggetto serve a far sperimentare una sensazione diversa

Per arrivare al suo obiettivo, AGNES si serve di diversi accessori tra cui delle fantastiche ciabatte di gomma in pieno stile Crocs, ma modificate. Hanno dei cubi di gommapiuma incollati sulla suola e vanno così a minare la stabilità di chi le indossa. Per quanto riguarda gli elastici, riescono a peggiorare la flessibilità delle giunture e la libertà di movimento.

I guanti, invece, riducono le sensazioni tattili, mentre i pesi simulano la perdita muscolare. Non manca nemmeno il fattore “vista”, con gli occhiali rossi che simulano una serie di disturbi alla vista tipici della vecchiaia.

L’obiettivo di AGNES è comunque duplice. Oltre che a suscitare la già citata empatia, è servita a designer, ingegneri e professionisti di vari settori per misurarsi con le difficoltà quotidiane degli anziani e riuscire così a progettare servizi e prodotti a loro dedicati. Parliamo di sistemi di trasporto, dispositivi medici, negozi ed imballaggi pensati ad hoc. Coughlin ha illustrato:

GNES fornisce agli utenti uno sguardo su quello che potrebbero diventare in futuro. Si tratta di un’opportunità per immaginarci oggi come saremo domani, iniziando da subito a costruirci una vita migliore.

L’ha indossata anche Chris Hemsworth (e non è andata benissimo)

Come avrete capito, non si tratta di un’invenzione dell’ultimo minuto ma di un prodotto che ha debuttato già nel 2006. AGNES non è stata usata solo dalle figure di cui sopra e da ricercatori e studenti del MIT, ma anche da attori e youtuber che hanno voluto provare questa sfida.

L’ultimo in ordine di tempo ad indossarla è stato Chris Hemsworth. Il “Thor” dei film Marvel l’ha testata nel documentario di National Geographic Limitless (2022), in cui si è sottoposto ad una serie di esperienze estreme per mettere alla prova i limiti del corpo umano.

Paradossalmente una delle prove più dura è stata proprio quella dell’ultimo episodio in cui ha indossato AGNES. Hemsworth ha infatti cercato a lungo di opporsi con la forza a pesi ed elastici, ma invano. Alla fine , però, si è dovuto arrendere e ha accettato i limiti del suo corpo da “anziano”.

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