Una vecchia tastiera Apple è stata trasformata in un elegante analogo strumento in legno e muschio
Anche le tastiere del pc possono diventare ecologiche se costruite con materiali come il legno. Ma il progettista Robbie Tilton è andato oltre e ne ha creata una fatta di legno ricoperto da muschio. In questo modo, un oggetto senza vita come una tastiera è diventato una vera e propria opera d’arte, funzionante sì ma anche vivente.
Smontando virtualmente su un disegno CAD una vecchia tastiera Apple, il designer ha capito che poteva trasformare l’anonimo oggetto in qualcosa di decisamente più interessante ed ecologico. Dopo aver messo su carta (o meglio su pc) la sua idea, Tilton ha preso la tastiera, l’ha smontata e ne ha riutilizzato le parti, ossia il circuito collegato ad un bluetooth e il chip convertitore ASCII tramite il cavo a nastro.
Partendo da queste prime componenti, ha poi realizzato i tasti in legno provando diversi meccanismi. Dopo vari tentativi il designer ha optato per un approccio più semplice rispetto a quello su cui si basava la tastiera Apple e ha tagliato con un laser i tasti usando due soli fogli di legno. Ha poi incollato le sottili strisce di legno collegandole al telaio, fatto a sua volte di compensato. “Sono un appassionato di progettazione, l’estetica dei moderni oggetti tecnologici è fredda e senza vita. Siamo circondati da gadget tecnologici fatti di vetro, metalli e plastica”.
“Nel complesso sono rimasto molto soddisfatto del risultato” continua Tilton. “Visivamente penso che si distingua dagli altri prodotti tecnologici. Le texture sono anche molto piacevoli da sentire e toccare e utilizzarla come tastiera è un’esperienza ‘sensuale’ per le mani”.
Ma il designer non si ferma qui e promette che in futuro continuerà a progettare e costruire strumenti tecnologici usando materiali naturali. “Credo che la società ci stia costantemente portando alla rimozione della natura trascinandoci in un mondo di oggetti che sono sì visivamente molto eleganti, ma anche insipidi e inetti dal punto di vista tattile”.
Almeno fino ad oggi.
Francesca Mancuso