L’iPad è green?

l'iPad e la sua tecnologia d'avanguardia saranno riusciti a pensare anche all'ambiente?

È il fenomeno tecnologico di questi ultimi giorni e a detta di alcuni il dispositivo in grado di segnare in modo prepotente il mondo della comunicazione. Stiamo parlando dell’iPad, l’ultimo nato in casa Apple. Questo prodotto, il cui lancio in Italia per la versione senza il 3G è previsto per fine marzo, rappresenterà la cosiddetta “terza via”: uno strumento capace di essere un po’ cellulare, un po’ computer portatile e po’ molto altro. Sarà valido? Funzionale? Varrà il suo prezzo? Sinceramente non lo sappiamo e poco ci interessa, dato che navigando qua e là per la rete potrete trovare centinaia di recensioni o forum in grado di analizzare, con i pro e i contro, tutti questi interrogativi. Noi di greenMe.it, come al solito, vogliamo fornirvi solo un altro punto di analisi: l’iPad e la sua tecnologia d’avanguardia saranno riusciti a pensare anche all’ambiente? Insomma, quanto è green il nuovo tablet della Mela di Cupertino?

Il primo aspetto, forse il più banale, è legato alla funzionalità dell’e-reader. Ovvero la possibilità di leggere le maggiori riviste e quotidiani attraverso lo schermo. Sicuramente un notevole risparmio di carta e abbattimento d’alberi. È doveroso, però, evidenziare il tempo impiegato che si potrebbe utilizzare per leggere il vostro “giornale computerizzato”. Un recente studio, infatti, del Centro delle Comunicazioni sostenibili di Stoccolma ha sentenziato che 30 minuti di lettura equivalgono alle stesse emissioni di biossido di carbonio di un giornale stampato. Siamo sicuri, quindi, che convenga?

Quella che sicuramente potrà essere un’ottima alleata dell’ambiente è la batteria. L’iPad ne ha una, infatti, capace di durare più di 10 ore garantendo un incredibile risparmio energetico. Oltretutto avrà una batteria al litio ricaricabile che utilizza “la chimica avanzata di Apple” e la tecnologia “Adaptive charging” in grado di ricaricarsi fino a 1.000 volte, pur mantenendo l’80% della sua capacità di carica originaria su un ciclo di vita previsto di 5 anni. Per quanto riguarda questo fronte, non resta altro che porgere i complimenti.

Come come negli ultimi prodotti lanciati da Apple, anche questo schermo è un LCD privo di mercurio, di sostanze dannose ed inquinanti. Ragione per cui la Mela, un tempo accusata di essere poco attenta all’ambiente, ha scalato le posizione dell’ultima eco-guida di Greenpeace. In più, sempre per quanto riguarda i materiali utilizati, l’i-Pad è anche composto da un rivestimento di alluminio e di vetro riciclabile. Su questo aspetto, dunque, l’azienda americana non ha affatto deluso: brava!

I-PAD

Sempre a proposito dello schermo LCD anche dal punto di vista energetico, risulta essere molto più efficiente di tanti prodotti presenti sul mercato. Tuttavia se si desidera una qualità d’immagine più brillante, il display, utilizzando la tecnologia IPS, rischia di consumare più velocemente la batteria. In parole povere: energetico sì, ma esclusivamente con qualità a mezzo servizio.

Sul packaging si sa ancora poco e nulla. Quello che possiamo dire noi è che in ottica green imballaggi e involucri rappresentano una reale possibilità di limitare inutili sprechi. Sono tanti gli esempi di marchi che limitano l’utilizzo di plastica e carta con confezioni essenziali e materiali riciclati. Per questo motivo speriamo che la Apple non sia da meno.

Che il marchio di Steve Jobs abbia comunque fatto dei grandi passi avanti nell’impegno per l’ambiente è ormai un dato di fatto. Grazie soprattutto alla campagna Green My Apple, il sito lanciato da Greenpeace nel 2006 per smuovere l’azienda a ridurre il suo impatto, la Mela è sempre più verde ed ha recentemente lanciato sul proprio sito, una sezione dedicata dove fornisce un’esaustiva documentazione, comunicando l’impatto ambientale di ogni singolo prodotto della propria gamma. Per l’iPad fino ad ora non è stato ancora comunicato nulla. Visto i precedenti rimaniamo fiduciosi e speranzosi, sapendo che sarà solamente questione di tempo.

Nel complesso i presupposti ci sono (anche se è doveroso tenere in considerazione anche gli aspetti non proprio chiari incontrati) per far sì che iPad non rappresenti solo una nuova era tecnologica, ma anche un nuovo modo di produzione avanguardistica tenendo altamente in considerazione l’ambiente.

Alessandro Ribaldi

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