Un esperimento da non replicare a casa, ma utile a capire quali siano i rischi che corrono i bambini quando ingeriscono giochi o parti di essi. A condurlo sono stati 6 pediatri che hanno mangiato volutamente parti dei celebri mattoncini Lego per conoscere il tempo fosse necessario a espellerli attraverso le feci
Un esperimento da non replicare a casa, ma utile a capire quali siano i rischi che corrono i bambini quando ingeriscono giochi o parti di essi. A condurlo sono stati 6 pediatri che hanno mangiato volutamente parti dei celebri mattoncini Lego per conoscere il tempo fosse necessario a espellerli attraverso le feci.
Un esperimento degno del Premio Ig Nobel, ma con uno scopo ben preciso: aiutare i genitori a capire le conseguenze dell’ingestione dei giochi da parte dei bimbi.
Lo studio ha coinvolto 6 dottori associati al blog medico pediatrico Do not Forget the Bubbles. I partecipanti hanno prima registrato le loro abitudini intestinali, poi hanno ingerito l’oggetto dello studio, la testa di un omino Lego. Successivamente hanno registrato il tempo necessario prima che il giocattolo fosse espulso attraverso le feci.
“Sappiamo che le monete sono i corpi estranei più comunemente ingeriti in età pediatrica e ci sono molti dati che si occupano del tempo di transito. Il secondo oggetto più ingerito è costituito da piccoli giocattoli ma in questo caso ci sono pochissimi dati” hanno spiegato i ricercatori.
Dall’insolito esperimento è emerso che la testa dell’omino Lego è stata espulsa rapidamente dai soggetti adulti senza complicazioni.
In media, ci sono voluti 1,71 giorni affinché essi recuperassero i Lego dalle feci. Gli autori hanno descritto anche vari metodi di “salvataggio”. Uno dei ricercatori non è stato in grado di recuperare il proprio.
“Il giocattolo mancante potrebbe essersi annidato nell’intestino del medico e li rimarrà per anni e anni” hanno scherzato gli autori. “Forse un giorno, un gastroenterologo che eseguirà una colonscopia lo troverà”, hanno scritto.
Ironia a parte, lo studio, pubblicato su The Journal of Pediatrics and Child Health, ha avuto l’utilità di scoprire che questa tipologia di giochi può essere facilmente espulsa.
In ogni caso, cerchiamo sempre di prestare la massima attenzione e per quanto possibile, cerchiamo di prevenire un’eventuale ingestione.
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