La NASA rivoluziona l'esplorazione spaziale: il nuovo motore a detonazione rotativo promette maggiore efficienza e sostenibilità, riducendo l'impatto ambientale e ottimizzando il consumo di risorse per le missioni su Marte e nello Spazio profondo
Quando pensiamo all’esplorazione spaziale, si tende ad immaginare dei viaggi fantascientifici verso mondi sconosciuti dispersi nell’universo e raramente consideriamo l’aspetto della sostenibilità in questi ambiziosi progetti. Eppure la NASA sta ridefinendo le regole del gioco, non solo spingendo i confini dell’esplorazione spaziale ma anche riscrivendo le norme della sostenibilità per i viaggi cosmici.
La nota agenzia governativa ha intrapreso un percorso innovativo, sviluppando il motore a detonazione rotativo. Questo motore, che segna una netta discontinuità rispetto ai tradizionali motori a razzo, ottimizza l’uso del carburante attraverso un processo di detonazione controllata, producendo onde di pressione supersoniche. Questa tecnologia non solo aumenta l’efficienza, ma riduce anche il consumo di risorse, un aspetto fondamentale per la sostenibilità delle missioni spaziali. Secondo Thomas Teasley, a capo del programma RDRE presso il Marshall Center, questa innovazione rappresenta un significativo avanzamento nell’efficienza e nella leggerezza dei sistemi di propulsione, fondamentale per inviare maggiori carichi nello spazio profondo:
L’RDRE consente un enorme salto di qualità nell’efficienza della progettazione. Dimostra che siamo più vicini alla realizzazione di sistemi di propulsione leggeri che ci permetteranno di inviare più massa e carico utile nello spazio profondo, una componente critica della visione della NASA dalla Luna a Marte.
Produzione tramite stampa 3D
Il motore a detonazione rotativo rappresenta un significativo miglioramento in termini di efficienza rispetto ai sistemi di propulsione tradizionali. Durante i test iniziali presso il Marshall Space Flight Center e in collaborazione con entità come In Space LLC e Purdue University, si è registrata una spinta impressionante, con valori in costante aumento. Questo aumento di efficienza implica un minor consumo di carburante per unità di spinta, riducendo così l’impatto ambientale delle missioni spaziali e promuovendo un approccio più sostenibile all’esplorazione dello spazio.
Un altro aspetto rilevante per la sostenibilità è l’uso della stampa 3D nella produzione del motore RDRE. Questa tecnica, che utilizza una lega di rame GRCop-42, permette non solo di resistere a temperature estreme, ma anche di ridurre gli sprechi di materiale durante il processo di produzione. La stampa 3D consente infatti di costruire componenti con una precisione e un’efficienza in termini di materiale superiori ai metodi tradizionali, contribuendo così alla riduzione dell’impronta ecologica delle tecnologie spaziali.
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Fonte: NASA
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